Si chiama Maie Italia 23 il gruppo di “costruttori” grazie a cui il premier Giuseppe Conte dovrebbe riuscire a restare in sella al Governo. Il nuovo gruppo parlamentare è nato proprio oggi al Senato e si pone come obiettivo quello di «costruire uno spazio politico che ha come punto di riferimento Giuseppe Conte». Evidente, dunque, il riferimento al presidente del Consiglio. Lo fa Ricardo Merlo, presidente del Movimento per gli italiani all’estero (Maie, appunto), che fornisce il contenitore a questo gruppo di “responsabili”. In realtà Merlo preferisce non chiamarli così, ma costruttori, perché «l’unica cosa che offriamo è una prospettiva politica per il futuro, per poter costruire un percorso di rinascita e resilienza». Ciò nell’interesse dell’Italia, precisa, «soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo». L’operazione, secondo il Sottosegretario agli Esteri, avviene «alla luce del sole, con trasparenza». L’invito è rivolto a quei colleghi senatori che sono «interessati a costruire e a lavorare da qui alla fine della legislatura per il bene del Paese e degli italiani».
Molte cose comunque si stanno muovendo. «Per ora siamo quattro senatori (De Bonis, Fantetti, Merlo, Cario, ndr) e tre deputati. Ma facciamo un appello pubblico e trasparente rivolto a tutti», ha dichiarato Ricardo Merlo all’HuffPost. Nell’intervista chiarisce di non avere nulla da offrire: «Né posti né prebende. Facciamo appello ai colleghi del Senato affinché si rendano conto che viviamo un momento difficile tra pandemia e crisi economica e sostengano la maggioranza nel voto di fiducia della prossima settimana e nelle altre votazioni». Merlo ha aggiunto che ci sono molti colloqui in corso, ma per ora preferisce non fare nomi.
MAIE-ITALIA 23, LE TRATTATIVE PER I “COSTRUTTORI”
Con Maie Italia 23 abbiamo il primo vero e proprio movimento politico che fa riferimento al premier Giuseppe Conte. Di questo “contenitore” fanno parte tre senatori che appartengono già alla squadra di maggioranza. Avendo già presentato il simbolo alle ultime elezioni, possono formare un gruppo parlamentare se raggiungono almeno quota 10 parlamentari. Ma per la maggioranza fissata a quota 161 voti servono 14 adesioni. In aiuto potrebbero arrivare ex grillini: secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, hanno dato la loro disponibilità Gregorio De Falco e Tiziana Drago, ma si punterebbe anche a Lello Ciampolillo, Carlo Martelli e Marinella Pacifico, così come a chi ha aderito al progetto di Matteo Renzi. Donatella Conzatti, ex Forza Italia, smentisce, ma nella lista di senatori renziani da poter convincere ci sarebbero Vincenzo Carbone (anche lui ex Fi) e Anna Maria Parente (proveniente dal Pd e presidente della commissione Lavoro). Tra i primi che si è dichiarato “costruttore” è stato Riccardo Nencini, detentore del simbolo del Psi che ha permesso a Italia Viva di costituirsi come gruppo autonomo in Senato. Dunque, per Italia Viva c’è il pericolo di dover tornare al Misto, sebbene Nencini abbia smentito di voler togliere il loro simbolo ai renziani.