Mal di gola: come distinguerlo tra virale e batterico

Il mal di gola, virale o batterico, è uno di quei disturbi stagionali più insidiosi e fastidiosi durante la stagione fredda. Non sempre è facile riconoscere quale sia il tipo di insorgenza e se dipenda da un virus o da un batterio, anche se va sottolineato che in circa il 70% dei casi ha origine virale e richiede cure semplici, lontane dagli antibiotici che, invece, richiederebbe se avesse origine batterica. Lo spiega bene il dottor Francesco Broccolo, microbiologo dell’Università Bicocca di Milano al Corriere della Sera.



In generale, il mal di gola di origine virale, spiega, “in 3 o 5 giorni tende a risolversi, con l’eccezione dell’infezione da virus di Epstein-Barr (la mononucleosi, ndr.), la forma più insidiosa e persistente”. Tuttavia, avverte il dottor Broccolo, “non è raro che all’infezione virale se ne possa sovrapporre una batterica”, soprattutto “se si trascurano le avvisaglie” del mal di gola. Distinguere se si tratti di un’infezione virale o batterica non è facilissimo, ma con le giuste attenzioni è possibile capirlo. “Nelle infezioni virali spesso tutto inizia con bruciore tra naso e gola“, mentre la sua forma batterica “ha insorgenza più violenta, con febbre molto alta“.



I sintomi e le cure del mal di gola virale e batterico

Insomma, tra mal di gola virale o batterico la differenza sta soprattutto, secondo il dottor Broccolo, nell’insorgenza della malattia. Da un lato, bruciore a naso e gola, raramente accompagnato da febbre, “in genere lieve a 38 gradi”, dall’altro febbre molto alta fin dal primo momento. Nella batterica, poi, non mancano le infiammazioni a gola e tonsille, con queste che possono anche ingrossarsi, “e si possono formare delle placche”. Tuttavia, spiega, “non è facile fare una distinzione solo sulla base dei sintomi” ed è opportuno ricorrere, se si avesse il dubbio, al tampone faringeo.



Quindi rimane da capire come si possa curare il mal di gola, che sia virale o batterico. “Il riposo”, spiega il dottor Broccolo, “permette al sistema immunitario di combattere l’infezione”, mentre ai farmaci bisognerebbe ricorrere solo all’occorrenza, “per contrastare i sintomi infiammatori e piretici“. Per le infezioni batteriche “vanno usati gli antibiotici”, ma solo sotto prescrizione medica. In ogni caso, avverte, è importante evitare “l’autoprescrizione” perché “l’antibiotico contro l’infezione virale è del tutto inutile” e può portare al peggioramento della condizione, o a fastidiose ricadute.