A volte è un sintomo, altre una malattia. Nel 15-20% dei casi il mal di testa è spia di altro. “Ma non dei tumori il più delle volte, come temono i pazienti, bensì di ipertensione, problemi metabolici, russamento”, ha dichiarato a Elisir il professor Piero Barbanti, neurologo presso l’Istituto scientifico San Raffaele di Roma, dove è responsabile del Centro diagnosi e terapia delle cefalee e del dolore, nonché presidente dell’Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee (Anircef).



Cosa succede nella nostra testa quando abbiamo il mal di testa? In realtà si dovrebbe parlare di mal di meningi, “perché il cervello non produce dolore, ma allarma tutto il suo rivestimento, per cui è una meningite elettrica. Si attivano per un eccesso di zelo tutti i sensori senza che ce ne sia una casa”. Ci sono tantissimi tipi di mal di testa: oltre 230. Ma la cosa si complica pensando allo studio pubblicato in questi giorni su Nature Genetics, secondo cui oltre 100 geni sono implicati nell’emicrania. “Serve una diagnosi specifica del tipo di mal di testa. Non tutti sono uguali. Solo se li distinguiamo siamo in grado di stabilire il trattamento”, ha spiegato Piero Barbanti al programma di Rai 3.



TIPI DI MAL DI TESTA ED EMICRANIA CON AURA

Si parla di mal di testa da tensione quando si avverte dolore alla fronte, è cefalea a grappolo se invece lo si avverte come se scavasse nell’occhio, mentre è emicrania se si avverte dolore ad un lato. Le cause spesso sono genetiche, i fattori scatenanti invece sono: stress, variazioni ormonali, climatiche, digiuno, qualità e quantità sonno per l’emicrania; stress e posture per la cefalea censiva, alcol e agenti vasodilatatori per quella a grappolo. Come riconoscere l’emicrania? Il mal di testa è unilaterale, il dolore pulsante, si avverte fastidio per luci e suoni, nausea e la necessità di stare fermi. Il professor Piero Barbanti ha parlato a Elisir anche dell’emicrania con aura, una forma di cefalea abbastanza rara caratterizzata da sintomi neurologici che si sviluppano prima o nella fase iniziale e che possono avere una durata variabile compresa tra 5 e 60 minuti. A proposito degli esami necessari per la diagnosi ha chiarito: “Non fare nessun esame strumentale, ci vuole un racconto dettagliato, un esame neurologico e obiettivo”.



MAL DI TESTA: SINTOMI DI ALLARME E RIMEDI

Quando invece ci si deve preoccupare? “I sintomi di allarme sono prima di mal di testa dopo 50 anni, perché non è tipica, o se si associa a confusione e febbre. Un mal di testa che si è sempre presentato in una maniera e poi si presenta sotto altra forma. Ma segnale d’allarme non vuol dire segnale di brutta malattia”.  Quali rimedi? Idratazione, rispettare il giusto ritmo del sonno, giusta alimentazione, a partire dalla colazione. Per quanto riguarda le cure, ve ne sono preventive: beta bloccanti, antiepilettici, calcio-antagonisti, antidepressivi e la tossina botulinica di tipo A che serve solo per l’emicrania cronica. Per le forme sintomatiche antinfiammatori, paracetamolo e triplani. Con le medicine però bisogna fare attenzione, perché – avverte il professor Piero Barbanti – si rischia la cefalea da iper uso di analgesici. Tra le terapie di ultima generazione ci sono anche gepanti, ditani e gli anticorpi monoclonali. Questi ultimi sono “cani addestrati, che stanano solo una sostanza”. Quindi viene creato appositamente per il peptide che scatena il mal di testa.