Il programma di Rai Uno, Uno Mattina, ha dedicato ampio spazio stamane al mal di testa, un malanno fastidioso e costante che colpisce milioni di italiani. In studio vi erano il professor Piero Barbanti, neurologo Ircss del San Raffaele, e Giovanni Scapagnini, Professore Ordinario di Nutrizione Clinica dell’Università del Molise. La prima cosa da sapere quando ci viene il mal di testa è capire qual è la parte della testa che fa più male: “Ho un peso sopra la testa? – spiega Barbanti – questa è una cefalea di tipo tensivo, è un po’ il peso del pensiero, troppa attività mentale. La maggior parte delle persone con mal di testa ha un dolore che ricopre l’occhio e metà testa, arrivando fino alla parte posteriore e questa è l’emicrania”.
“E poi c’è una parte dei soggetti – ha continuato l’esperto di mal di testa – paragonabile al dolore da parto, la cefalea a grappolo. Durante l’attacco il naso cola e l’occhio lacrima”. E ancora: “Il soggetto nasce predisposto al mal di testa ma la cosa peggiore è non rilassarsi mai. Variare anche i ritmi del sonno, i cambi climatici come l’arrivo dello scirocco, avere abitudini alimentari poco sane.. questo fa da fertilizzante su un terreno già fertile”.
MAL DI TESTA, IL PROF BARBANTI: “ECCO QUALI SONO I FARMACI GIUSTI”
Il professor Giovanni Scapagnini, altro grande esperto del mal di testa, ha quindi preso la parola: “La nutrizione è una linea guida per gestire il mal di testa. Nel caso dei soggetti ipersensibili non mangiare è uno degli elementi maggiormente scatenanti, serve mantenere una distribuzione dei pasti. I cibi da evitare perchè possono scatenare l’innesco del mal di testa: insaccati, formaggi stagionati, ma anche il vino, soprattutto quello bianco, il cacao, molte sostanze sapide. A metà strada, ed è oggetto di diatriba, è il caffè, che in piccole dosi può essere un rimedio ma superate certe dosi può essere scatenante. Come prima regola spostiamoci sul cibo fresco e non il conservato”. Il professor ha proseguito: “Ognuno ha una sensibilità specifica. I salumi contengono un conservante che è tipicamente scatenante. Bere tanto? E’ un qualcosa di molto sano, non bere può innescare il mal di testa”.
Il professor Barbanti ha quindi ripreso la parola: “La cervicale non esiste, è un mito da sfatare. Il dolore emicranico può nascere dal collo come l’infarto può nascere dal braccio. La seconda leggenda metropolitana è la sinusite. Ricordiamo dove è il dolore e chiediamone a chi ne sa di più”. Sui farmaci: “Non dovremo abusare degli antiinfiammatori, possono creare problemi. Ci sono farmaci specifici ma abbiamo un’azione in più che è quella degli anticorpi che vengono iniettati una volta al mese sottocute. I mal di testa si curano tutti – ha concluso l’esperto – non è vero che non ha una soluzione”.