Mal, dall’esordio inglese al successo in Italia “grazie” a Crocetta e Boncompagni
Lo scorrere del tempo, inevitabilmente, determina spesso il tramonto di volti noti che nell’ambito artistico hanno scritto comunque pagine importanti. Tra questi spicca senza dubbio Mal; per diversi decenni il suo nome ha avuto un’influenza per nulla secondaria nel panorama musicale. Il cantautore di origine britannica si è concesso un’ampia intervista per il quotidiano La Verità, affrontando temi tra professione e vita privata a ridosso degli anni. Il racconto di Mal parte dagli albori della sua carriera; dalla gavetta con I Primitives al trasferimento in Italia.
“Scoperto da Crocetta e Boncompagni? Negli anni ’60 non esistevano internet ed era difficile per i giovani collegarsi tra loro, capire le corde musicali… Io sono stato fortunato perchè Crocetta scelse la mia band“. Parte così Mal nel ripercorrere quell’incontro con il fondatore del Piper, arrivando poi al suo primo 45 giri. “Il mio primo disco, con la Piper, fu Blow Up e poi Yeeeah! ; parole italiane di Sergio Bardotti e Luigi Tenco”. Nel ricordare il suo esordio discografico, il cantautore pone l’accento sulle difficoltà iniziali alle prese con la lingua italiana. “Non era facile per me all’epoca masticare l’italiano, anche se non è che lo parlo molto meglio adesso, ma allora lo parlavo molto peggio..:”
Mal e il ritorno dei Primitives: “Li ho riformati, abbiamo fatto un disco che fra poco uscirà…”
Dopo aver raccontato i suoi primi passi grazie ad Alberigo Crocetta e Gianni Boncompagni, Mal ricorda – nell’intervista per La Verità – il momento in cui ha deciso di fermarsi in maniera stabile in Italia. “Nel 1966 avevo un contratto per un mese con Crocetta al Piper. Doveva finire lì e io tornare in Inghilterra; invece con il successo avuto dal vivo il contratto fu allungato per alcuni mesi, poi nacquero i dischi…“. Il cantautore ha poi spiegato come il suo percorso da solista sia partito dopo lo scioglimento dei Primitives, sui quali però si lascia andare ad una clamorosa rivelazione. “Ho riformato i Primitives, con Pick Withers e Dave Sumner; abbiamo registrato una serie di canzoni, alcune sono del vecchio repertorio, altre inedite. Stiamo per lanciare questa riunione; il disco è finito, stiamo registrando un video, fra poco uscirà“.
Dopo gli aneddoti di carattere professionale e la clamorosa rivelazione sul ritorno dei Primitives – nel corso dell’intervista per La Verità – Mal viene incalzato sugli amori del passato. “I giornali mi attribuiscono storie con parecchie attrici? Quelle storie non erano inventate ma esagerate e colorate della fantasia dei giornalisti. Ma non voglio approfondire”. Chiosa il cantautore, che poi aggiunge: “Diciamo che andavo di moda, preferisco essere conosciuto come cantante, per voce e canzoni…”.
Mal, dagli amori “gonfiati” dai giornalisti all’anedotto sulla compagna Renata
Verso il finire dell’intervista rilasciata a La Verità, i discorsi per Mal restano sul tema sentimentale e si esprime su un pensiero legato al matrimonio e l’aneddoto del primo incontro con la sua compagna Renata. “Innanzitutto non sono sposato, non ci credo più di tanto nel matrimonio… Credo che se due persone si vogliono bene possono vivere, amare, fare figli, senza avere un contratto”. Nel merito del suo legame con la compagna Renata, argomenta sul “collegamento” con uno dei suoi brani più celebri: “Furia”.
“Feci un concerto e, nelle canzoni del mio repertorio c’era anche Furia. Renata era presente con amici e mi chiese questa canzone; l’ho invitata sul palco a cantarla e da lì è partita la nostra storia”. Racconta così Mal il suo primo incontro con l’attuale compagna Renata, spostando poi l’attenzione sul concetto di gelosia, tra l’altro argomento di uno dei suoi brani più celebri: Ti porto via. “Io ho subito tutte le esperienze; questa canzone non ha avuto successo, ho fatto alcune belle canzoni che non hanno avuto molto successo, poi Furia primo in classifica. Ma questo succede al 99% degli artisti“. In conclusione, Mal svela a La Verità un simpatico aneddoto sui sogni: “Se ricordo un mio sogno? Quando la mattina mi sveglio non mi ricordo neanche un sogno. Sembra strano, ma le giuro che non mi ricordo nulla, è sempre stato così…“.