Nonostante qualche difficoltà connessa al collegamento audio, il cantante Mal è intervenuto brevemente nel corso della trasmissione di Rai Uno “C’è tempo per…”, rivelando che avrebbe voluto recitare, ma il suo italiano un tempo era poco fluente, per cui “se non avevo un doppiatore, non potevo fare l’attore”. Dal campo da golf di Jesolo ha ricordato poi che la sua carriera ha avuto inizio al “Piper” di Roma, dove debuttò nel 1966. E ancora, il successo con “Pensiero d’amore” e, nel 1977, la sigla di “Furia”, che l’artista gallese ha interpretato, dicendo che gli porterà fortuna sul green per la competizione che, a collegamento concluso, ha iniziato insieme ai suoi compagni di squadra. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Mal, la voce dei Primitives

Mal ospite della nuova puntata di “C’è tempo per“, lo spin-off di Unomattina estate condotto da Anna Falchi e Beppe Convertini su Raiuno. Il cantante si è fatto conoscere come voce dei Primitives, gruppo musicale britannico fondato nel 1965 che durante gli anni sessanta fu prevalentemente attivo in Italia. Intervistato da Stonemusic (data 22 giugno 2019) ha ricordato proprio i primi anni di attività con la storia band inglese scoperta da Alberigo Crocetta a Londra: “sì, venne in compagnia di Gianni Boncompagni, che lo aiutava a selezionare i gruppi da portare al Piper. Ci fecero un’audizione e dopo un paio di mesi ci comunicarono che eravamo stati scelti”. Dalla scoperta in un locale di Soho a Londra al primo 45 giri che si rivela immediatamente un successo: “sì, Yeeeeeeh! fu l’inizio di tutto. Purtroppo, il secondo, L’incidente, non andò altrettanto bene. Vendette 2 o 300.000 copie, che rispetto alle vendite di Yeeeeeeh!, o dei 45 giri che feci dopo, era quasi niente”. A distanza di anni il cantante ricorda ancora il giorno della registrazione del primo vinile: “registrammo a via Tiburtina, negli studi della RCA”.



Anni di grandi successi, ma anche segnati da qualche momento non facile come ricorda Mal: “mi ricordo che durante i concerti si mettevano sotto il palco e mi gridavano “frocio!!!” e io non capivo, anche perché ero appena arrivato in Italia. E allora, una sera, qualche stronzo mi spiegò che quella parola era un complimento. Mi disse: “Stai tranquillo, ti vogliono bene, anzi quando ti dicono quella parola, frocio, tu devi rispondere così: portami tua sorella! Fai così e vedrai che saranno tutti contenti. Hai capito Mal?, Portami tua sorella!”. E io feci proprio così. Dopo lo spettacolo, erano tutti incazzati neri, volevano menarmi”.

Mal e il successo di Furia

Dopo il grande successo con i Primitives, Mal si è dedicato anche ad una carriera solista che lo fa conoscere grazie alla hit “Furia”. A distanza di anni, il cantante parlando proprio della canzone ha rivelato a Avvenire (data 23 maggio 2018): “Furia mi ha dato tanto, ma mi ha rovinato la vita”. Dopo 52 anni di onorata carriera, il cantante gallese ricorda come è nato quel brano: “era il 1977, la mia casa discografica Ricordi mi disse che c’era una sigla da interpretare per una serie americana in bianco e nero di cui non si sarebbe accorto nessuno. Invece il successo fu tale che mi fecero registrare di corsa il disco Furia che vendette subito un milione e mezzo di copie. Ma quello che mi fa più arrabbiare è che il 99 per cento dei guadagni li hanno presi i fratelli De Angelis e a me non è arrivato quasi nulla, non è giusto”. Nonostante il successo di “Furia” però l’interprete perde una grande occasione: partecipare al Festival di Sanremo con la canzone “Che sei bella da morire” con cui gli Homo Sapiens trionfano alla kermesse. Per Mal, infatti, si apre un periodo dedicato alla musica per ragazzi tra cui ricordiamo il brano “Il dirigibile”.