Finisce nei guai l’allenatore del Malaga, a causa di un video hard che lo stesso avrebbe diffuso in rete. Il tecnico, Victor Sanchez del Amo, è stato sospeso in attesa di fare chiarezza, ma sui social si è difeso così: “Vittima di molestie e estorsione”. Così ha invece fatto sapere la società biancoazzurra attraverso una breve nota: “In relazione ai fatti che sono stati recentemente scoperti, e non ancora del tutto verificati, il Malaga Cf ha immediatamente sospeso l’allenatore Victor Sanchez del Amo dal suo incarico fino a che non verrà compiuta un’indagine completa sull’episodio. Ulteriori informazioni saranno fornite una volta che i fatti saranno del tutto chiariti”. Per Sanchez si tratta di un grosso malinteso, e lo stesso si dice vittima di un reato, comunicando di aver denunciato il tutto alle forze dell’ordine: “Voglio informarvi che sono vittima di un reato contro la mia intimità con molestie e estorsione – le parole pubblicate sulla propria pagina Twitter – tutto è in mano alla polizia e mi attengo alle loro istruzioni. Allo stesso modo voglio informarvi che condividere o diffondere un contenuto intimo di qualcuno senza il suo consenso è un reato. Grazie per la vostra comprensione e il vostro appoggio”.
MALAGA, SOSPESO VICTOR SANCHEZ: E SE FOSSE UN COMPLOTTO?
La notizia ha fatto in breve tempo il giro della Spagna, e ovviamente, è giunta anche alla stessa tifoseria del Malaga che sembrerebbe essersi spaccata a metà: da una parte chi è convinto che il mister sia una vittima e non il colpevole, dall’altra, chi invece si è schierato a spada tratta a fianco della società e della decisione di sospendere Sanchez. C’è poi chi parla di una sorta di complotto architettato proprio dalla squadra di calcio per liberarsi di un tecnico un po’ “scomodo”. La cosa certa è che nel giro di pochi anni il Malaga è passato da squadra che sognava la Champions, quando arrivò lo sceicco cinque anni fa, a club pressoché anonimo. Nella stagione 2012-2013, il Malaga raggiunse clamorosamente i quarti di finale di Champions, e solo il Borussia Dortmund negò l’accesso alla semifinale dei biancoazzurri all’epoca allenati da Pellegrini. Oggi il club andaluso è retrocesso in Segunda Division (la Serie B spagnola), e rischia di retrocedere in terza serie.