Il malore accusato da Evan Ndicka durante Udinese-Roma ha acceso i No Vax, che sul web sono tornati a insinuare che ci siano delle correlazioni tra la somministrazione dei vaccini contro il Covid-19 avvenuta durante la pandemia e i problemi cardiaci di questi tempi. A scatenare coloro che sostengono questa tesi, in particolare, è stato nelle scorse ore Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia, con un post su X.



“Le drammatiche immagini del malore di Evan Ndicka. A lui auguri di rapida e completa guarigione. Questi episodi sono troppo frequenti e va fatta chiarezza sulle dimensioni numeriche e sulle cause”, ha scritto l’esponente del partito di centrodestra pubblicando il video del momento in cui il calciatore si è sentito male in campo. Il riferimento, anche se velato, è stato immediatamente colto dai No Vax, che hanno replicato senza mezzi termini: “I sieri maledetti uccidono”, ha scritto un utente. E ancora: “Tutti ce lo chiediamo, è un altro dei tantissimi casi”.



La replica di Roberto Burioni a Lucio Malan sul caso di Evan Ndicka

A rispondere a tono alla teoria di Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia, sul malore del calciatore Evan Ndicka, sempre tramite X, è stato il virologo Roberto Burioni, da sempre molto esposto sul tema delle vaccinazioni contro il Covid-19. “Il suo comportamento è irresponsabile e danneggia – minando la fiducia nella scienza – la salute pubblica”, così ha puntato il dito contro l’esponente del Governo di Giorgia Meloni. Poi ha ribadito per l’ennesima volta: “I numeri sono concordi nell’escludere qualunque correlazione tra vaccinazione e malori cardiaci”.

L’esperto a corredo ha anche ripubblicato un recente studio sulla questione, criticando aspramente i No Vax: “Sarebbe ora di rassegnarsi al fatto che la Terra non è piatta”, aveva scritto nei giorni scorsi come didascalia dell’esito della ricerca. Infine, un’altra accusa: “Ci sono diversi organi di stampa che ogni giorno ribadiscono impuniti le bugie”. Il dibattito insomma è sempre aperto, anche se la pandemia di Covid-19 ormai è fortunatamente un ricordo.