Aka7even si racconta a Silvia Toffanin in una nuova intervista a Verissimo. Il cantante ricorda l’encefalite e il coma a sette anni “È durato sette giorni, da qui il titolo del mio libro che si rifà alle sette vite dei gatti. Il risveglio sarebbe stato impossibile, tanto che i dottori chiesero già ai miei genitori l’approvazione per staccare la spina. Dissero a mia madre che c’era comunque un periodo di tempo oltre il quale sarebbe stato impossibile il risveglio e comunque, se mi fossi svegliato, avrei avuto degli handicap.” Invece il miracolo è accaduto: “Prima di svegliarmi ho visto i miei nonni vestiti come prima di morire, e io non li avevo mai visti. Mia madre ne fu sconvolta”, ha ammesso il cantante. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Aka7even la malattia: quella volta che ha rischiato di morire

Aka7even, l’emergente cantante prodotto dalla scuderia De Filippi nella scorsa edizione di Amici, sta vivendo un momento magico. Il successo dei suoi pezzi e la popolarità derivante dal programma hanno completamente ribaltato la sua vita e le sue abitudini. Il ventenne, tuttavia, ha dovuto affrontare momenti molto difficili nella sua vita, come una tragica malattia che lo ha colpito quando ancora era bambino.



In una recente intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, l’ex concorrente di Amici aveva condiviso coi lettori la sua esperienza tragica, da cui tra l’altro ha curiosamente origine il suo nome d’arte. “Avevo sette anni sono finito in coma per una crisi epilettica causata da un virus che aveva attaccato il cervelletto. Ci sono rimasto sette giorni”, ha raccontato Aka7even. “Credo per questo di avere sette vite, come i gatti…”, le parole del cantante, che ha così spiegato il suo nome d’arte.

Aka7even, il coma lo ha reso una persona più sensibile

Aka7even ricorda addolorato quel periodo, anche se fortunatamente tutto si è risolto e oggi il coma è un lontano ricordo. “Fisicamente non sono certo un palestrato, ma sto imparando a convivere con i miei difetti”, avevo detto l’artista nella medesima intervista, toccando un argomento importante e delicato, come l’accettazione di se stessi e del proprio corpo. L’esperienza di coma in tenera età lo ha certamente aiutato a comprendere meglio il valore della vita e ad accettare quello che viene, senza necessariamente dover rinunciare ai sogni. “Tengo aperta ogni porta: oggi sono un artista…“, aveva commentato Aka7even, spiazzando tutti con una improbabile e inattesa previsione: “Ma un domani potrei scegliere di fare il meccanico”.