Tumore del seno triplo negativo: cos’è
Il tumore al seno triplo negativo (lo stesso che ha colpito Elisa Girotto) è una forma rara e particolarmente aggressiva di cancro che colpisce la mammella. Se non individuato e curato per tempo, questo tumore potrebbe rappresentare una malattia potenzialmente grave. In modo particolare il tumore del seno triplo negativo si chiama in questo modo per il fatto che nessuno dei tre bersagli molecolari contro i quali esistono trattamenti mirati vengono riscontrati sulle sue cellule. Viene definita una malattia aggressiva, ovvero che tende a diffondersi velocemente e ripresentarsi dopo i trattamenti.
Oggi, secondo le stime contenute nel rapporto I numeri del cancro in Italia 2020, il tumore al seno rappresenta la neoplasia più frequente nel nostro Paese. Ogni anno sono quasi 55mila le nuove diagnosi rappresentando il 30,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne e circa il 15-20% è rappresentato dal tumore del seno triplo negativo. Ad essere maggiormente colpite secondo vari studi sarebbero soprattutto donne giovani sotto i 50 anni, donne nere o ispano-americane o che presentano mutazioni nei geni BRCA (in quest’ultimo caso si parla di circa IL 70% delle diagnosi di tumore di tipo triplo-negativo).
Prevenzione, sintomi e cura
C’è un modo per ridurre il rischio di ammalarsi di tumore del seno triplo negativo? Certamente un’arma efficace è rappresentata dalla prevenzione: adottando comportamenti e abitudini sane ed aderendo periodicamente ai programmi nazionali di screening è possibile tenere sotto controllo l’eventuale malattia ed agire in tempo. Tra gli strumenti più efficaci di prevenzione, segnaliamo indubbiamente la mammografia.
In merito ai sintomi del tumore del seno triplo negativo, in generale si tratta degli stessi osservati in tutti gli altri tipi di tumore mammario: presenza di noduli palpabili o talvolta visibili; alterazioni della forma del capezzolo; perdita da un solo capezzolo; cambiamenti della pelle o della forma del seno; ingrossamento dei linfonodi ascellari. Mammografia, ecografia mammaria e talvolta risonanza magnetica sono gli strumenti che confermano una diagnosi di tumore del seno triplo negativo che a differenza delle altre tipologie non può beneficiare di alcuni dei trattamenti oggi disponibili. Mancando i recettori per gli estrogeni e per il progesterone non può essere impiegata una cura ormonale né farmaci a bersaglio molecolare diretti contro HER-2, il cui livello non risulta aumentato nei tumori triplo negativi. La chirurgia resta il trattamento primario al quale segue generalmente la radioterapia. Numerosi i farmaci chemioterapici disponibili per il trattamento del tumore del seno triplo negativo.