Francesco Panarella malattia: che cos’è il morbo di Kienbok di cui soffre Cucciolo in Mare Fuori?

Nella puntata di questa domenica di Da noi a ruota libera, 25 febbraio 2024, sono stati ospiti alcuni attori del cast di Mare Fuori come Giacomo Giorgio, Clotilde Esposito e Francesco Panarella. E proprio quest’ultimo che impersona Luigi Di Meo, Cucciolo, in Mare Fuori si è mostrato con una vistosa fasciatura al polso destro e subito dopo ha spiegato per quale motivo, soffre di una malattia rara, il morbo di Kienbok.



Francesco Panarella, Cucciolo in Mare Fuori, sulla sua malattia, che cos’è il morbo di Kienbok? ha rivelato: “Ho fatto un intervento molto simpatico tra virgolette, ho avuto questa malattia che si chiama morbo di Kienbok che è molto rara, causale, che ha fatto andare in necrosi un osso del mio polso ma ora non voglio dire per le persone più sensibili. Ho fatto questo operazione perché tecnicamente deve essere recuperato e il mese prossimo mi tolgono il ferro che ho nel polso e spero che è tutto in discesa.” Tale sindrome colpisce il polso ed i sintomi iniziali sono rigidità e dolori articolari.



Mare Fuori, Francesco Panarella confessa: “Fiero del mio personaggio di Cucciolo”

Francesco Panarella oltre a parlare della sua malattia ha rivelato anche le sue passioni, oltre a recitare è un batterista e spera che nelle prossime settimane possa riprendere a suonare. Durante la chiacchierata con Francesca Fialdini a Da noi a ruota libera, infine, il giovanissimo attore si è sbilanciato sul suo ruolo di Cucciolo in Mare Fuori ammettendo di essere molto orgoglioso.

“La prima cosa che ho pensato quando ha avuto questo ruolo e che sarebbe stata una sfida con me stesso. Mamma è commisario capo in pensione e lei mi ha insegnato che questi ragazzi, queste persone, che vivono delle vite particolari, che sono cresciuti in contesti particolari non vanno mai giudicati ma capiti, compresi e accompagnati nel loro percorso di nuova vita che c’è…Secondo è che con il ruolo di Cucciolo avrei dato voce a chi non ne ha. È un personaggio di cui sono fierissimo e non lo giudicherei mai” ha concluso Francesco Panarella.