Giulio Scarpati, ospite della nuova puntata di Oggi è un altro giorno, programma condotto da Serena Bortone su Rai 1, ricorda la sua mamma, malata di Alzheimer. “Ho scritto un libro per parlare della sua malattia ma anche per raccontare com’era. – ha esordito il noto attore – Il coraggio di mia madre era quello di dire anche cose sconvenienti. Io ho iniziato a 12 anni a teatro e a 16 una scuola di teatro, poi mia mamma è napoletana di origine svizzera, è un ossimoro diciamo.” Scarpati ammette che la donna ha influito molto nella sua vita: “Io mi porto dentro queste due correnti di pensiero ma lei è una donna straordinaria, si è battuta per l’ambiente…” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Morbo di Alzheimer e la difficoltà di accettare la mattia della madre…
Nel libro “Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre” Giulio Scarpati racconta alla madre, affetta dal morbo di Alzheimer e scomparsa nel 2014, la storia della sua famiglia. “È stato molto doloroso volevo mollare. Sono riuscito ad arrivare in fondo solo perché avevo l’urgenza di restituire a mia madre quella dignità del suo passato che aveva smarrito per strada, la sua personalità, i suoi ricordi, la sua memoria”, ha detto l’attore all’Ansa spiegando come è nata l’idea di scrivere un libro.
Scarpati, noto soprattutto per il ruolo di Lele Martini in “Un medico in famiglia”, ha confessato il dolore per la malattia della madre: “All’inizio è stato difficile perché per primo non accettavo la sua malattia, non la guardavo negli occhi. Pensavo a torto che bastasse metterle le cuffie dell’iPod, farle ascoltare la musica classica o napoletana che amava tanto per riportarla indietro, mi raccontavo da solo una grande balla, continuavo a mentire”.
La madre di Giulio Scarpati malata di Alzheimer
In un’intervista a Sanità Informazione, in occasione dell’uscita de suo libro, Giulio Scarpati ha raccontato il cambiamento della madre dopo la diagnosi della malattia, tra il 2008 e il 2010: “Mi sembrava assurdo, dato che mia madre era una donna molto attiva, vederla improvvisamente come se avesse un blackout completo, come fosse un’altra persona”. L’attore ha anche imparato un nuovo modo per comunicare con la madre: “Per comunicare impari a usare i gesti e non le parole perché con questa malattia le parole non servono”.
Scarpati ha raccontato anche alcuni errori fatti con la madre, come quando l’ha portata a Napoli a vedere i luoghi della sua infanzia: “Quando lei mi ha detto di una chiesa che stavamo visitando ‘Ah, a Napoli c’è una chiesa proprio così’ e io risposi ‘Ma siamo a Napoli!’, come se volessi correggerla. Ma è la cosa peggiore da fare, perché per una persona che non ha orientamento sentirsi aggredito o comunque investito di altro non aiuta”.