Marino Bartoletti è ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno e pur non facendo cenno alla malattia che ha combattuto, il tumore, manda un pensiero a Gianluca Vialli, che in questo momento sta combattendo per la sua vita proprio a causa di questa malattia. “Vialli è il giocatore più gentile che io abbia mai conosciuto. Spero che la fortuna che lo aspetta sia pari alla sua gentilezza.” ammette commosso Bartoletti in diretta su Rai1.



Un pensiero va poi anche a Sinisa Mihajlovic, di cui dice: “Sinisa aveva una stella polare chiamata lealtà, cosa che spesso comporta dei rischi. Diffido da chi si permette di giudicarlo”, e saluta sua moglie Arianna “donna dolcissima che lui ha incontrato ancor prima del calcio”, ricorda Bartoletti. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Marino Bartoletti e la malattia: la scoperta del tumore

Il giornalista sportivo Marino Bartoletti sarà tra gli ospiti di Serena Bortone nella puntata di oggi, mercoledì 21 dicembre, di Oggi è un altro giorno. Proprio nel salotto di Rai 1, a maggio 2021, Bartoletti aveva parlato per la prima volta della malattia: “Ho avuto un tumore e forse ce l’ho ancora, perché le analisi definitive saranno fatte all’inizio di giugno”. Il giornalista ha poi ripercorso il decorso della malattia: “È una cosa che è scoppiata alla fine della scorsa estate. Per fortuna è stata presa per tempo, ma non possiamo sempre essere figli della fortuna o dire ‘succede agli altri. Ho avuto sei mesi di terapie importanti, due mesi di radioterapia”. Bartoletti ha aggiunto che lo sport lo ha aiutato ad affrontare questo periodo della sua vita: “Bisogna sempre battersi fino al 90esimo minuto, fino anche ai minuti di recupero”.

Marino Bartoletti: “Forse il peggio è passato”

Grazie all’insegnamento dello sport, Marino Bartoletti ha affrontato la sua malattia, il tumore, senza rabbia ma con fatalismo. Qualche mese dopo, a gennaio 2022, sulle pagine del Corriere della Sera il giornalista sportivo è tornato a parlare del tumore: “Forse il peggio è passato. Il male di questa primavera dovrei essermelo messo alle spalle, fermo restando che devo sempre sottopormi a controlli periodici. L’affetto che mi è stato dimostrato mi ha dato una grande carica e probabilmente non sono estranee le medicine delle cose che faccio”. Al Corriere di Bologna ha detto: “Mai come in questo periodo ho pensato di essere stato fortunato ad essere nato e ad essermi ammalato in Emilia-Romagna. Ho fatto tutto il mio percorso di cura tra Villa Toniolo e Bellaria. La speranza è che l’operazione non serva“. Accanto a Marino Bartoletti ci sono sempre state le due figlie e i nipoti Filippo e Alice, che per lui rappresentano la “miglior medicina“.