Paola Perego ha sofferto di attacchi di panico e depressione. A raccontarlo è stata più volte la stessa conduttrice che, senza paura, ha rivelato: “il “Mostro” mi si è presentato per la prima volta nel 1982. Avevo sedici anni e nessuno parlava degli attacchi di panico, nessuno sapeva che cosa fossero. Il mio cuore saltò un battito, l’aria smise di entrare nei polmoni, stavo soffocando. Pensavo soltanto: “Non voglio morire””. Inizia così lo straziante racconto di vita della conduttrice Rai che ha deciso di condividere questo momento difficile della sua vita anche in un libro dal titolo “Dietro le quinte delle mie paura”.
Un segreto tenuto per se per ben 37 anni che ha deciso di cacciare fuori in una autobiografia in cui si è messa a nudo. “Ho convissuto con gli attacchi di panico per trent’anni – ha raccontato la Perego nel salotto di Verissimo rivivendo il dramma – “il primo a 16 anni. Ero in macchina con un amico, tornavo dal cinema. All’improvviso non mi entrava più l’aria. Quando hai un attacco di panico, hai una percezione di morte imminente. E poi subentra la paura della paura. Io lo chiamo il mostro”.
Paola Perego e la malattia: “Quel mostro oltre a torglierti l’aria ti fa sentire difettoso”
Paola Perego parlando proprio della sua malattia e della sua lotta contro la depressione e gli attacchi di panico ha dichiarato: “quel mostro oltre a toglierti l’aria ti fa sentire difettoso, al punto da spingere le persone a chiudersi in se stesse e a non parlarne. Con la speranza, illusoria, che passi”. Invece no, non passa, e proprio per questo motivo la Perego ha deciso di raccontare questa sua lunghissima battaglia in un libro proprio per aiutare chi ne soffre a non averne paura di parlarne. “Chi ha gli attacchi di panico si vergogna, perché si sente debole, spiega. Se tu ne parli, è più facile” – ha detto la conduttrice che è riuscita a domare questo mostro anche con la scrittura: “quando mi arrivavano le crisi scrivevo molto, era una cosa che mi aiutava a mettere nero su bianco quello che mi stava succedendo” e con l’analisi.
Per fortuna oggi sta bene, ma la Perego non ha alcuna paura a parlarne: “ne soffrono in molti, anche nel mondo dello spettacolo, ma vivono, come ho fatto io, in una bolla di dolore, si vergognano. Quando ti rompi una gamba, gli altri capiscono, quando hai un attacco di panico chi non conosce il problema pensa che superarlo sia una questione di forza di volontà. È subdolo, non si vede. Sei in cima a una torre, atrocemente sola. Ne posso parlare perché sono guarita, anche se i segni restano: non si è mai liberi del tutto. Perché forse posso aiutare gli altri a rompere il silenzio, a riconoscersi, a chiedere aiuto. Venite tutti allo scoperto!”.