Rosalinda Cannavò e il calvario della malattia: l’anoressia e i DCA

Molti ricorderanno l’esperienza di Rosalinda Cannavò al Grande Fratello Vip; occasione che permise all’attrice di farsi conoscere dal pubblico nella sua totalità di personale, ben oltre i ruoli ricoperti sui vari set televisivi e cinematografici. Diversi furono i racconti degni di nota, i momenti carichi di emozione; già in quell’occasione ebbe modo di raccontare di un periodo difficile alle prese prima con l’anoressia e poi con i disturbi alimentari che, con grinta e forza di volontà, è fortunatamente riuscita a superare.



Il racconto della malattia di Rosalinda Cannavò non si è concentrato unicamente al Grande Fratello Vip; anche nei mesi successivi, soprattutto sui social, spesso si è messa in evidenza con messaggi di grande importanza per coloro che ancora sono alle prese con la medesima patologia. Nello specifico, l’attrice ha raccontato di aver sofferto di disturbi alimentari, sfociati prima nell’anoressia e poi in una tendenza all’’alimentazione incontrollata. Un calvario che è riuscita a vincere affidandosi all’amore e alla voglia di essere felice.



Rosalinda Cannavò: “Voglio dare coraggio a chi lotta contro i disturbi alimentari”

“Oggi ho scelto di essere felice, lasciandomi alle spalle quegli anni difficili… Non potrò mai dimenticare quei momenti in cui mi sentivo inutile. Ho trovato in me la forza di rialzarmi, grazie al supporto delle persone che mi amano e a un team di specialisti”. Scriveva così sui social Rosalinda Cannavò, ripercorrendo il dolore per la malattia ma sottolineando come monito per chi vive la medesima sofferenza di affidarsi all’amore delle persone vicine e soprattutto al personale medico.

“Non è stato per nulla facile ma ce l’ho fatta… Mi sformo molto a parlare di quel periodo perché i ricordi, capirete, non sono piacevoli”. Prosegue così il post pubblicato alcune settimane fa da Rosalinda Cannavò sui social e dove appunto ha raccontato il calvario alle prese prima con l’anoressia e poi con i disturbi alimentari. “Per questo ho deciso di condividere con voi questa parte della mia vita, affinché possa dare un po’ di coraggio a chi lotta contro un DCA”.