Malattia Stefano Tacconi: l’ischemia cerebrale che lo colpì nel 2022

Di sfide in carriera Stefano Tacconi ne ha affrontate tante, mostrando grande determinazione ed un animo da guerriero in ogni partita e competizione, e spesso le ha anche vinte. Nel 2022 è però arrivata una sfida decisamente più importante, e non su un campo da calcio cui è sempre stato abituato: in quell’anno, infatti, l’ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana è stato colpito da un’ischemia cerebrale, cui ha fatto seguito un lungo percorso riabilitativo.



L’ex calciatore, dopo aver superato un’iniziale prognosi riservata, è stato affidato ad un percorso di riabilitazione presso l’ospedale Borsalino di Alessandria e, successivamente, è stato trasferito in una struttura specializzata a San Giovanni Rotondo per poi essere dimesso nell’ottobre 2023. Pochi mesi fa, a metà giugno, Tacconi è stato invece operato alle gambe per un problema di trombi presso l’Ospedale Molinette di Torino. “Ho dei coaguli di sangue, dei trombi, nelle gambe e nella vena aorta. Devono aprirmi e darmi una sistemata”, aveva anticipato poche settimane prima in un’intervista a DiPiù. L’intervento, che ha portato ad una ricostruzione chirurgica dell’arteria femorale con una ricanalizzazione endovascolare, ha avuto esito positivo.



Malattia Stefano Tacconi, come sta ora? “Ho superato i momenti brutti

Nel lungo e delicato periodo della malattia Stefano Tacconi ha potuto sempre e comunque contare sul supporto incondizionato della sua famiglia, a cominciare dalla moglie Laura Speranza e dai loro 4 figli, che gli sono sempre stati accanto. “Adesso sto abbastanza meglio dai, ho superato i momenti brutti. Non ce lo aspettavamo, sono cose che arrivano da dietro l’angolo…“, ha confessato l’ex portiere della Juventus in un’intervista rilasciata a Domenica In, ai microfoni di Mara Venier, poche settimane fa.



La malattia è stata sconfitta ma, specifica Tacconi, il timore di possibili ricadute è sempre dietro l’angolo: “Ora sto bene; ho ancora qualcosa da fare ma la partita diciamo che è vinta, bisogna però stare attenti alle ricadute”.