Vincenzo Mollica e il rapporto con la malattia

Vincenzo Mollica è tra i più grandi giornalisti e critici musicali. Amato da tutti, ha lavorato per tutta la sua vita in Rai incontrando ed intervistando i grandi dello spettacolo italiano ed internazionale. Vincenzo Mollica da diversi anni non vede più, una terribile malattia che l’ha portato a diventare cieco, ma che ha scoperto quando era un ragazzino. “Ho saputo a sette anni che avrei perso la vista e imparavo a memoria le strade e i colori” – ha raccontato Mollica dalle pagine del Corriere della Sera. All’età di 7 anni il giornalista e critico scopre dopo una semplice visita che avrebbe un giorno perso la vita. Dalle pagine del Corriere della Sera ha raccontato tutto con una lucidità pazzesca: “i miei mi avevano portato a fare una visita, si erano accorti che qualcosa non andava, dall’occhio sinistro non vedevo”.



Il critico musicale dopo la visita rimane in sala d’attesa, mentre i genitori sono chiamati dal medico. “Vostro figlio diventerà cieco” – questo è il responso del medico che un giovanissimo Vincenzo Mollica ascolta in sala d’attesa il verdetto sulla sua malattia. Con il passare degli anni la malattia è diventata sempre più difficile da gestire, ma Vincenzo Mollica era preparato e dalle pagine del Corriere ha rivelato: “ho adottato una tecnica: immagazzinavo tutto e gli articoli li compongo nella testa”.



Vincenzo Mollica riceve il Premio David di Donatello

La grandezza di Vincenzo Mollica è nota a tutti, ma quest’anno il giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico sarà premiato durante la 69esima edizione dei Premi David di Donatello.

Un riconoscimento dovuto ad una delle penne più autorevoli del giornalismo italiano che viene celebrato dai Premi David di Donatello per volere di Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano che ha cominciato: “racconta con passione e sobrietà, entusiasmo e competenza, il mondo dello spettacolo in Italia.Il suo stile unico, l’empatia e la sua arte dell’intervista sono da decenni esempio per chi ha intrapreso la carriera di giornalista. Per me una vera ispirazione, un maestro che sa unire gusto pop, film d’autore, grandi attori e registi”.