“Siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato”: così ha esordito Paolo Maldini nell’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera, riferendosi anche a Frederic Massara. La bandiera del Milan non ha risparmiato frecciatine alla proprietà dopo la vittoria dello scudetto e ha definito “irrispettoso” l’atteggiamento dell’amministrazione del Diavolo.
“Come ho detto a suo tempo a me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene”, l’analisi di Paolo Maldini, destinata ad accendere il dibattito all’interno del mondo Milan. L’intervista ha fatto rumore e secondo il Corriere della Sera risolvere questa crisi non sarà affatto semplice.
TENSIONE TRA MALDINI E IL MILAN
Secondo il quotidiano, Maldini sarebbe stato informato del cambio di proprietà in corso e avrebbe detto di voler parlare del contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Al momento né RedBird, né l’ad Gazidis possono firmare contratti, quindi probabilmente la bandiera rossonera avrebbe gradito un maggiore coinvolgimento, anche se closing del genere non riguardano dipendenti societari.
Sono tante le reazioni sul caso Maldini-Milan, tutti gli ex rossoneri invocano una riappacificazione: “Il Milan rischia di perdere Maldini? Questione molto complicata, difficile rispondere adesso. Per me sarebbe una follia, il lavoro fatto da Paolo è indiscutibile, tutti possono vederlo. Continuare senza di loro sarebbe un errore madornale. La classe l’eleganza che Paolo ha dimostrato in questi due anni non semplici le hanno viste tutti. Anche nell’ambito di episodi difficili da digerire”, le parole di Mauro Tassotti alla Rosea. Anche Alessandro Florenzi ha spiegato: “L’ho conosciuto quest’anno, è un uomo di grandi valori e con lui ci metterei anche Massara. Sono la base del campionato vinto, loro due col mister hanno fatto un grandissimo lavoro. Sono persone molto importanti che possono fare bene al Milan. Un Milan senza Maldini è un po’ come una Roma senza Totti e De Rossi”.