Le compagnie statunitensi hanno registrato numerose anomalie e malfunzionamenti a bordo degli aerei, di cui alcune hanno rischiato di trasformarsi in incidenti. La causa? Le indagini si stanno concentrando sulle possibili interferenze delle antenne 5G, attive negli Stati Uniti dal 19 gennaio scorso. Sono 132 i report anonimi che mostrano sospetti malfunzionamenti a bordo di aerei, come riporta Il Corriere della Sera. Per la Federal aviation administration, l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, si tratta di un dato parziale, ma le indagini si muovono per capire la possibile correlazione con le antenne 5G.
In totale, da gennaio fino a metà del mese di settembre 2022 sono state inviate 540 segnalazioni di anomalie ai radioaltimetri, strumentazioni che indicano la distanza tra l’aereo e il suolo. In circa 80 di questi eventi, la Federal aviation administration ritiene che debba essere approfondito il ruolo delle antenne 5G. I rischi sono elevati, perché in caso di cattivo funzionamento di questa strumentazione sugli aerei possono insorgere problemi non soltanto durante il decollo e l’atterraggio, ma anche quando si attiva il pilota automatico o si sorvola una zona montuosa. Soprattutto se c’è maltempo o se le condizioni non garantiscono una visibilità sufficiente.
Malfunzionamenti su aerei, i possibili rischi delle antenne 5G: “eventi catastrofici”
Le prime segnalazioni di malfunzionamenti sospetti su alcuni aerei risalgono alla metà di gennaio 2022. Le società di telecomunicazione At&t e Verizon hanno quindi deciso di rimandare l’installazione di nuove antenne 5G in alcuni aeroporti degli Stati Uniti, mentre la Commissione federale per le comunicazioni ha ribadito che “agli operatori telefonici è stata assegnata la banda di frequenza da 3,7 a 3,98 gigahertz per il 5G, i radioaltimetri operano nello spettro da 4,2 a 4,4 gigahertz” assicurando che “non c’è, quindi, il pericolo di un’interferenza diretta” tra aerei e antenne. Un’affermazione però che non sarebbe stata condivisa da Airbus e Boeing, che hanno invece ribadito la concreta eventualità che le emissioni delle antenne 5G possano interferire con il normale funzionamento dei radioaltimetri in dotazione negli aerei.
Secondo uno studio commissionato dalla Federal aviation administration, la banda C del 5G è in grado di creare interferenze “su tutti i tipi di aeromobili civili”. Ma non solo, perché potrebbe causare un “ampio impatto sulle operazioni aeronautiche negli Stati Uniti, compresa la possibilità di eventi catastrofici che potrebbero provocare diverse vittime”. E la tecnologia 5G potrebbe interferire anche attraverso gli smartphone dei passeggeri se dovessero essere utilizzati in seguito al decollo oppure prima dell’atterraggio, perché attirerebbe il segnale delle antenne proprio sugli aerei impegnati nelle manovre.