Nel giorno in cui Mina compie 80 anni, non poteva mancare il ricordo di Cristiano Malgioglio, autore di alcune dei brani più belli cantati dalla Tigre di Cremona come “L’importante è finire”, “Ancora ancora ancora” e “Mi mandi rose”. Tra Malgioglio e Mina c’è stata non solo una lunga collaborazione artistica, ma anche una vera amicizia nata anni fa quando Malgioglio sperava di poter lavorare nel mondo dello spettacolo. Oggi che Mina compie 80 anni, Malgioglio la elegge ancora la voce più bella della musica italiana. “Lei, quando canta, riesce a dare un senso a quello che dice, a quello che racconta. In Italia rimane la numero uno e la più grande voce bianca nel mondo. Nel nostro Paese poi ci sono anche altre voci belle come Ornella Vanoni, Milva, Iva Zanicchi. Poi ci sono anche Patty Pravo e tante altre“, ha spiegato il paroliere ai microfoni FqMagazine.
MALGIOGLIO: “MINA ERA ANGOSCIATA LA SERA DELL’ULTIMO CONCERTO”
Tra Mina e Malgioglio c’è sempre stato un rapporto speciale iniziato quando unna mattina, a Milano, il paroliere che all’epoca sperava di poter lavorare nel mondo della musica, vide Mina a cui riuscì a strappare un appuntamento a cui arrivà in ritardo. “Strimpellai qualcosa ma in maniera disastrosa, ma continuai a suonare lo stesso. Allora lei tutto ad un tratto è scoppiata in una lunga e fragorosa risata, mentre io sono diventato rosso dall’imbarazzo. Mi disse: ‘Dai, ci vediamo un’altra volta, comunque sei bravo”, ha raccontato Malgioglio a FQMagazine. Fu l’inizio di una lunga e proficua collaborazione e tra i tanti ricordi che Malgioglio ha c’è quello del concerto del 1978 alla Bussoladomani durante il quale doveva cantare “Ancora, ancora, ancora”. “Le chiesi perché fosse così nervosa: ‘Mina, ma hai visto che la gente è fuori di testa per te, mai vista una cosa del genere nemmeno i Beatles a Genova!’. Lei mi disse: ‘Cristiano sono angosciata, non mi ricordo la seconda parte della strofa di Ancora ancora ancora”. Malgioglio le fece ripetere la strofa e Mina gli fece promettere che le avrebbe fatto da suggerittore durante il concerto. “Ad un certo punto mi alzai in piedi per cantare ‘Ancora ancora ancora’ ma purtroppo venni travolto dalle persone… Così se ascoltate l’album live di quella sera, sentirete che ha cantato per due volte la stessa strofa perché non se la ricordava”, ha detto il paroliere.