Dal Mali potrebbe, presto, arrivare la buona notizia della liberazione della famiglia italiana Langone, rapita dai jihadisti nel 2022 e praticamente scomparsa dai radar internazionali, fuorché per tre lettere che sono riusciti a far recapitare alla Croce Rossa Internazionale. Il calvario di Giovanni (43enne), Rocco (65) e Maria Donata (62) inizia nel maggio del 2022, quando alcuni uomini gli ordinarono di salire su un pick up.
L’arrivo della famiglia Langone in Mali era stato mosso su decisione di Giovanni, che decise di prendere parte ad una missione di proselitismo religioso per conto dei testimoni di Geova. Nel 2019 il padre e la madre decisero di raggiungerlo per contribuire all’apertura di una sala del Regno, luogo di culto dei Testimoni. Decisero, però, di non iscriversi all’anagrafe degli italiani all’estero, adottando anche per il cognome Coulibaly. Il 19 maggio del 2022, poi, la famiglia Langone in Mali venne raggiunta da alcuni miliziani jihadisti che li rapirono, facendo perdere ben presto ogni loro notizia. Ora, però, una svolta potrebbe essere vicina, con la possibile liberazione degli italiani rapiti.
La storia e la liberazione della famiglia Langone, rapita in Mali dai jihadisti
“Siamo rimasti per un anno con gli stessi vestiti addosso”, ha raccontato la famiglia Langone in una lettera dalla prigionia in Mali. “L’anno scorso di questi tempi abbiamo rischiato di perdere papà; è stato male per il caldo e le medicine e stava lasciandoci le penne, l’ho salvato per un pelo”. I tre, dopo il rapimento, ha raccontato una fonte al Giornale, sono stati portati “in una zona del nord sotto il controllo dei miliziani” jihadisti.
“Siamo a quasi un anno di prigionia e non si vede via d’uscita“, ha raccontato la famiglia Langone in una lettera, sempre dal Mali, datata 10 maggio 2023. “Abbiamo passato 14 mesi qui, da 3 mesi le cose si sono aggiustate un po’”, era il messaggio di speranza dell’8 agosto scorso, “ora ci danno quello che chiediamo per mangiare e per vestirci”. Altri sei mesi dopo, ovvero oggi, sembra che, infine, stia arrivando una nuova speranza per la famiglia Langone, rapita in Mali, con la stessa fonte che al Giornale assicura che “pagamento del riscatto e liberazione sono ad un passo“.