La guerra tra Ucraina e Russia irrompe in Africa: il Mali interrompe bruscamente i rapporti diplomatici con Kiev dopo le dichiarazioni rese da un portavoce dell’intelligence di Kiev (GUR) riguardo i combattimenti nel nord del Paese a fine luglio. I ribelli Tuareg hanno comunicato, infatti, di aver ucciso almeno 84 mercenari russi e 47 soldati maliani dopo giorni di feroci combattimenti: si tratta della più pesante sconfitta dei mercenari da quando sono intervenuti due anni fa per aiutare le autorità militari maliane a combattere i gruppi di insorti.



Andriy Yusov, portavoce del GUR, pur non confermando il coinvolgimento di Kiev nei combattimenti, ha dichiarato, stando a quanto riportato dall’emittente pubblica Suspilne lunedì scorso, che i ribelli maliani avevano ricevuto le informazioni «necessarie» per condurre l’attacco. Yusov ha dichiarato che i ribelli Tuareg hanno ricevuto le informazioni e altre indicazioni utili per attaccare i russi.



GOVERNO MALI TRONCA RELAZIONI DIPLOMATICHE CON L’UCRAINA

L’alto funzionario maliano, il colonnello Abdoulaye Maiga, ha dichiarato che il suo governo è rimasto scioccato da tali dichiarazioni «sovversive» e ha accusato il Paese guidato da Zelensky di aver violato la sovranità del suo Paese. In riferimento alle dichiarazioni di Yusov, ha aggiunto che ha «ammesso il coinvolgimento in un attacco vile, insidioso e barbaro da parte di gruppi terroristici armati che ha provocato la morte di membri delle Forze di Difesa e Sicurezza».

L’attacco del governo maliano a quello di Kiev è durissimo: «Le azioni intraprese dalle autorità ucraine violano la nostra sovranità, vanno al di là dell’ingerenza straniera, già di per sé condannabile, e costituiscono una chiara aggressione contro il nostro Paese e un sostegno al terrorismo internazionale».



L’IMBOSCATA AI MERCENARI WAGNER

La scorsa settimana, l’esercito maliano aveva ammesso di aver subito perdite «significative» durante diversi giorni di combattimenti scoppiati il 25 luglio. Gli scontri sono avvenuti nel deserto vicino a Tinzaouaten, al confine con l’Algeria. Secondo i rapporti, i soldati maliani e russi sono caduti in un’imboscata dei ribelli tuareg e dei combattenti dell’affiliata di al-Qaeda mentre aspettavano i rinforzi, dopo essersi ritirati da Tinzaouaten.

Si ritiene che le perdite dell’organizzazione mercenaria russa siano le più pesanti subite nel Paese africano da quando ha iniziato ad aiutare il governo militare a combattere gli insorti due anni fa. Il gruppo di mercenari ha riconosciuto che uno dei suoi comandanti è stato ucciso e un elicottero russo è stato abbattuto in «feroci combattimenti», affermando di essere stato attaccato da circa mille combattenti.