Malika Ayane rivolge un appello a Gigio Donnarumma. “Resta al Milan… e telefonami!” Non è un mistero che la cantante, presente anche all’ultima edizione del Festival di Sanremo e in uscita col suo ultimo album “Malifesto“, sia un’accesissima tifosa rossonera, tanto da aver trascorso diversi anni della propria gioventù in Curva Sud a San Siro. Una passione di cui Malika ha parlato anche in diverse interviste e che si è rinnovata proprio in questi giorni d’uscita del disco, in cui è stata interpellata riguardo il futuro della squadra allenata da Stefano Pioli. Malika ha sottolineato di credere ormai fortemente alla partecipazione del Milan alla Champions League, a oltre 7 anni dall’ultima apparizione, nel febbraio 2014 contro l’Atletico Madrid. E ha sottolineato come una delle priorità debba essere il rinnovo di contratto di uno dei suoi idoli in rossonero, quel Gigio Donnarumma che potrebbe di nuovo tornare al centro dell’attenzione a causa della querelle sul rinnovo del contratto che ancora non è stato messo nero su bianco.
MALIKA AYANE: “GIGIO… TELEFONAMI!”
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Malika Ayane ha invitato Donnarumma a restare al Milan proprio per vivere con la maglia rossonera quella Champions League tanto attesa, un sacrificio alla cui costruzione il numero uno ha partecipato in prima persona. Da qui l’appello di Malika rivolto direttamente a Donnarumma: “Spero tanto che Gigio rimanga con noi! E’ sempre stato il mio idolo, è cresciuto nel Milan, sarebbe un dolore se dovesse andarsene proprio adesso che la squadra è in ascesa e può tornare in Champions League. Che cosa gli direi per convincerlo a non cambiare maglia? Pensaci bene e… telefonami! Penso anche, e questo vale pure nella vita, che la cosa migliore per far rimanere una persona sia farla sentire libera. Lui è molto legato ai colori rossoneri, saprà valutare bene“. “Telefonami” è il titolo di una canzone del nuovo album “Malifesto”: Malika sembra avere le idee chiare per convincere Donnarumma a restare al Milan, ma lui alzerà metaforicamente la cornetta?