Malika turbata dai terremoti in Marocco: le sue parole
Malika Ayane, nata e cresciuta a Milano ma con papà marocchino, ha mantenuto un legame viscerale con la sua terra ed è molto preoccupata dei terremoti che stanno colpendo la zona di Marrakech, non molto lontana da quella dove vive la sua famiglia: “Ho il cuore spezzato e posso solo sperare che la situazione non peggiori” afferma ai microfoni de Il Giornale.
“Il mio primo pensiero? Che dove c’è stato il terremoto ci sono tantissimi villaggi di montagna e i villaggi di montagna sono isolati, hanno costruzioni vecchie e lì lo stile di vita è rallentato ed è meno esposto alle sollecitazioni dei turisti. Sono luoghi ancora fermi nel tempo. Mi viene in mente giusto per spiegarmi e non per fare paragoni di nessun tipo, la zona di Amatrice, bellissima e selvaggiamente devastata dal terremoto del 2016” svela la cantante.
Malika Ayane: “Dopo deve seguire subito l’azione per ricostruire”
Malika Ayane, ai microfoni de Il Giornale, ha parlato di quanto sia importante passare in fretta all’opera di ricostruzione della zona colpita dal terremoto: “Adesso è il momento del pianto. Ma dopo deve seguire subito l’azione per ricostruire. Si sta oltretutto parlando di una zona, quella di Marrakech, che è una zona patrimonio dell’Unesco, un tesoro dell’umanità. Ogni anno decine, centinaia di migliaia di persone la visitano perchè ha un fascino meraviglioso. ”
L’artista poi assicura: “Mi darà da fare in tutti i modi per raccogliere informazioni e fare qualcosa di concreto, di utile. Soprattutto, cercherò di essere presente anche quando l’eco della notizia sarà meno fragorosa fuori dal Marocco. E’ inevitabile che lentamente i riflettori su questa tragedia diventeranno sempre meno intensi. Non accade perchè la gente sia cattiva o disinteressata, ma perchè è il flusso stesso della vita che ci porta a concentrarci su altro“.