L’INCUBO PER LA MORTE DI ASTORI RIPIOMBA SULLA FIORENTINA CON IL MALORE DI EDOARDO BOVE
Al minuto 17 di Fiorentina-Inter il popolo viola ha rivissuto un incubo tremendo e drammatico: il malore per Edoardo Bove ha fatto ripiombare Firenze agli attimi terribili della morte di Davide Astori, avvenuta nell’hotel di Udine il 4 marzo 2018 prima di Udinese-Fiorentina. Per qualche minuto il collasso che ha fatto accasciare Edoardo a centrocampo, a pochi metri dalla panchina di Simone Inzaghi, ha fatto pensare a tutti ad un attacco cardiaco, proprio come quello che purtroppo colpì il difensore e capitano dell’allora Fiorentina di Stefano Pioli.
Le notizie in arrivo da Firenze dall’ospedale Careggi però fanno ben sperare dato che il calciatore della Fiorentina risulta nuovamente in sé, ha ripreso conoscenza e respira autonomamente (fonte Adnkronos, Red-Mil): pare sia anche molto agitato ed è comprensibile visto l’estremo spavento che l’ha colto in quello che per molti è sembrato, purtroppo, il ripetersi di altre tragedie del passato. Da Astori a Morosini, passando per gli altri grandi spaventi vissuti da Erikssen con la Danimarca agli ultimi Europei fino al romanista Ndicka: casi diversi, momenti diversi ma con la medesima sensazione di paura: per i tifosi viola e per tutto l’entourage della società è però stato doppiamente tremendo il malore di Bove a cui hanno assistito allo stadio Artemio Franchi. In una squadra che nel giro di pochi anni ha visto prima la morte di Astori e poi quella del direttore sportivo Joe Barone, vedere il centrocampista ex Roma accasciarsi così in campo ha fatto subito pensare al peggio.
DA ASTORI A EDOARDO BOVE, LE DIFFERENZE E LA CONOSCENZA RIPRESA (PER FORTUNA) DAL CENTROCAMPISTA DELLA FIORENTINA
Lo ribadiamo, per fortuna non si è trattato di un ìnfarto né di un problema di gravissima entità: dalle prime informazioni in nostro possesso pare possa trattarsi di un malore dovuto ad una crisi cardiaca che ha poi fatto seguire un attacco epilettico, ma servirà effettuare tutti i controlli medici e sanitari del caso per accertare per bene cosa sia davvero successo. Nel frattempo però la Fiorentina ha appunto rivissuto l’incubo Astori: era la mattina del 4 marzo quando il capitano della Viola venne ritrovato senza vita nel suo letto, a poche ore dalla partita contro l’udinese.
Gli venne poi scoperto una cardiomiopatia aritmogena silente che portò anche ad un processo con condanna per il medico sportivo che non riuscì a diagnosticare preventivamente la malattia congenita di Astori (condanna confermata anche in appello dal Tribunale di Firenze lo scorso luglio 2024). Al netto dei procedimenti giudiziari, è il contraccolpo umano e sportivo che la Fiorentina ha temuto di rivivere oggi con il malore di Bove: i giocatori sotto choc hanno ottenuto di non continuare la partita né di farla riprendere domani come recupero lampo. La cosa più importante è che ora Edoardo sta bene e nonostante il fortissimo spavento non abbia generato il peggio come purtroppo avvenuto nel passato anche recente in casa viola: al netto di ogni diagnosi e conseguenza sportiva, questa è davvero la più bella notizia possibile (con probabilmente uno sguardo e una preghiera in più da lassù dallo storico numero 13 della Fiorentina).