«Christian era praticamente morto, se n’era andato». Parole choc quelle del dottor Morten Boesen, responsabile medico della Danimarca nella conferenza stampa che ha organizzato la Federazione all’indomani del malore in campo di Eriksen. «Era in arresto cardiaco. Non so come abbiamo fatto a rimetterlo al mondo, è successo tutto in maniera così veloce». Poi ha spiegato che non essendo cardiologo non può entrare nei dettagli, per i quali ci sono gli specialisti, esperti della materia. «Non abbiamo ancora una spiegazione sul perché è accaduto tutto questo a Eriksen, in questo momento non so rispondere», ha aggiunto. A proposito di cardiologi, ha parlato nelle ultime ore il professor Sanjay Sharma della St. La George’s University di Londra. Si tratta dell’uomo che ha controllato il cuore di Eriksen durante la sua permanenza al Tottenham, dal 2013 al 2019.
«Ho pensato “Oh Dio, c’è qualcosa che non abbiamo visto?”. Ma ho rivisto tutti i risultati dei test fatti e tutto sembra perfetto. Dal giorno in cui l’abbiamo ingaggiato è stato mio compito testarlo ogni anno ed era tutto normale fino al 2019, non c’era nessun difetto cardiaco evidente». Quindi Sanjay Sharma ha concluso di poter «garantire al 100% perché ero io il responsabile di queste indagini». (agg. di Silvana Palazzo)
MALORE ERIKSEN, PARLA MEDICO DELLA DANIMARCA
Sembrerebbe essere passato il peggio per il centrocampista della Danimarca, di proprietà dell’Inter, Christian Eriksen, reduce da un malore nella sfida di ieri sera fra la nazionale danese e la Finlandia, seconda giornata del campionato di calcio europeo 2020. Morten Boesen, il medico della selezione della Danimarca, ha ripercorso i drammatici momenti che hanno lasciato il mondo con il fiato sospeso: “Eriksen mi ha parlato prima di essere portato in ospedale. Lo abbiamo ripreso…”. Quindi ha aggiunto: “Siamo stati chiamati in campo quando Christian si è accasciato”.
“Io non ero riuscito a vederlo”, riferendosi all’episodio accaduto al 43esimo minuto di gioco del primo tempo: “Quando sono arrivato da lui, era coricato su un fianco e stava respirando – le parole riportate dall’Adnkronos, riprese dal quotidiano danese Ekstrabladet – rapidamente il quadro è cambiato e abbiamo cominciato le manovre per il massaggio cardiaco. Abbiamo ricevuto un aiuto straordinario dal medico dello stadio e dai soccorsi”. Fortunatamente la situazione è migliorata in tempi rapidi: “Abbiamo ripreso Christian”, ha aggiunto il dottore, “Mi ha parlato prima di essere trasferito in ospedale”.
MALORE ERIKSEN, “KJAER FRA I PIU’ SCOSSI…”
Sulla vicenda è intervenuto anche il commissario tecnico della nazionale, Kasper Hjulmand, che si è detto orgoglioso dei suoi giocatori: “Quello che hanno fatto i giocatori è stato incredibile. Non potrei essere più orgoglioso, sono esausti ed emotivamente svuotati. Avevamo due opzioni. Finire la partita oggi o giocare domani a mezzogiorno. Tutti volevano giocare oggi. C’erano giocatori sicuri di non riuscire a dormire, quindi era meglio scendere in campo”.
Fra coloro che hanno ‘sentito’ di più la situazione, il difensore del Milan, Simon Kjaer, fra i primi a soccorrere Eriksen: “Era troppo scosso – ha aggiunto il ct riferendosi alla sostituzione dello stesso avvenuta al 63esimo minuto di gioco – era profondamente toccato dalla vicenda, era scosso. E’ un grande amico di Christian. Non eravamo certi che potesse riprendere la partita, Simon ha provato ma non ce la faceva. Se avessi dovuto giocare io, non so come avrei fatto”.