Una nuova ondata di maltempo colpisce l’Italia in questo primo weekend di giugno che sarà ricordato per i diffusi nubifragi, a partire dal Veneto per finire in Trentino. Nel primo caso è allerta meteo arancione (moderata criticità) per rischio idraulico in Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Adige-Garda e monti Lessini, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige. I dati della Protezione civile riportano allerta gialla per rischio idraulico a Livenza, Lemene e Tagliamento, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone. Per quanto riguarda invece il Trentino è allerta gialla per rischio idrogeologico nella Provincia Autonoma di Bolzano.



Anche se sono stati riscontrati dei miglioramenti, ad esempio è rientrato l’allarme a Vicenza dove il Bacchiglione non desta più preoccupazione al momento, la situazione resta complessa in Veneto. L’Alto vicentino, infatti, è stato interessato da violenti piogge che hanno causato allagamenti e smottamenti a Malo e Isola Vicentina, ma danni sono stati registrati anche nella zona occidentale della provincia, in particolare a Valdagno e Valle del Chiampo ci sono stati degli interventi a cause di alcuni allagamenti e frane. Viene poi segnalata nelle ultime ore una propagazione dell’onda di piena verso valle da parte dei maggiori corsi d’acqua. Ad esempio, c’è l’Adige che fa registrare a Verona livelli molto vicini alla seconda soglia, mentre nel territorio provinciale di Rovigo sono state riscontrate infiltrazioni negli argini e nelle campagne che per fortuna non hanno fatto registrare danni finora. Per quanto riguarda il Livenza, Adnkronos segnala la crescita dei livelli nelle zone friulane, stessa cosa dovrebbe accadere in quelle venete.



ALLERTA METEO, FRANE E SMOTTAMENTI IN TRENTINO PER IL MALTEMPO

L’ondata di maltempo ha colpito anche il Trentino, dove si sono innalzati tutti i laghi, quindi la Protezione civile regionale si è focalizzata anche sul monitoraggio del livello di fiumi e specchi d’acqua. Non mancano situazioni delicate, come a Lagolo, dove è stato necessario abbassare il livello dello specchio d’acqua con sistemi di pompaggio. Si è verificato, invece, uno smottamento a Pergine-Valsugana, dove un muro di contenimento è crollato. Le forti piogge hanno riattivato la frana di Canezza, motivo per il quale è stata chiusa la strada sottostante, riaperta solo dopo il sopralluogo del Servizio geologico.



Del resto, le precipitazioni delle ultime ore hanno fatto registrare un record per il 2024. Stando ai dati di Meteotrentino, quest’anno ci sono stati qui ben 53 giorni piovosi, che è il numero più alto mai rilevato, mentre il minimo di 15 giorni risale al 1976. Ma è record anche per quanto riguarda la quantità della pioggia, visto che i millimetri caduti nel capoluogo sono stati 633, un dato mai registrato da quando vengono effettuate queste rilevazioni. La speranza è che il sole torni presto: a tal proposito le previsioni meteo parlano di tempo in gran parte soleggiato nel weekend.

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