A Storie Italiane, in diretta su Rai Uno, si continua a parlare del maltempo in Emilia Romagna, e in collegamento vi era Antolini Paride, geologo di Arpae, che ha spiegato: “E’ possibile prevedere queste bombe d’acqua? L’esperienza del 16 e 17 maggio ha dimostrato che l’allerta meteo in Emilia ha funzionato, quanto stato previsto dai meteorologici si è avverato quindi questo è un lato positivo di questa tragedia. Il 15 pomeriggio ho tagliato l’erba al mio prato e non potevo credere all’allerta meteo vedendo il sole e pensando che il giorno dopo sarebbe poovuto, ma quando ha cominciato a piovere allora a quel punto lì abbiamo realizzato che si stava realizzando la tempesta perfetta prevista”.
In studio il fisico del CERN, Valerio Rossi Albertini, ha aggiunto: “E’ difficile da stabilire capire la portata di queste precipitazioni, infatti si parla di allarme e non di certezza. Quando c’è un allarme dobbiamo adeguarci alle indicazioni che ci danno le autorità perchè anche se poi non si verifica la pioggia è sempre una questione probabilistica e statistica, a volte l’allarme non ha conseguenza il disastro ma altre volte si può verificare una situazione grave. Come quando si sta in macchina: si monta la cintura di sicurezza. La precauzione è l’arma migliore”. Antolini ha aggiunto: “Quando si va in macchina e si vede il muro che si avvicina, più si avvicina e più bisogna preoccuparsi. Queste sono immagini che vedevamo nel dopoguerra, si sono ripetute nel tempo, oggi le chiamiamo cambiamento climatico ma non dobbiamo trovare questo alibi anche se ci sono evidenze”. E ancora: “Servono azioni a breve termine ma anche altre che richiedono più tempo, per la morfologia del nostro territorio servono interventi fin dalla montagna, ci sono migliaia di frane non ci sono solo le alluvioni, serve un’operazione futura che deve essere attentamente e scientificamente programmata. Ciò che faremo si riverserà sulla storia dei nostri figli”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MALTEMPO EMILIA ROMAGNA “E’ STATA UNA CATASTROFE, CI ASPETTAVAMO L’ESERCITO”
Storie Italiane ha dedicato ampio spazio anche stamane al maltempo in Emilia Romagna, da giorni falcidiata dalle piogge e dai temporali. L’inviata del programma si è recata a Cesena, uno dei territori maggiormente colpiti, ed ha intervistato un cittadino che ha raccontato: “Per fortuna che sono arrivati questi ragazzi, gli angeli del fango, che ci hanno dato una mano. Ci aspettavamo anche altre persone, l’esercito, è una catastrofe, chi non lo vede non può capire quello che è capitato”.
In studio a Storie Italiane vi era invece Rosario Valastro, numero uno della Croce Rossa Italiana, che ha spiegato: “E’ il momento dei soccorsi, siamo attivi a Faenza da settimane, poi abbiamo inviato mezzi e uomini e donne per portare soccorso alle persone, la prima necessità è salvare le vite, al momento sono circa 300 i volontari attivi, abbiamo inviato mezzi specializzati con le ambulanze che possono guadare le strade, siamo con i canotti. Ho parlato con alcuni volontari che nonostante avessero lavorato tutto il giorno alla sera si sentivano distrutti perchè non erano riusciti ad aiutare una famiglia”. Valerio Rossi Albertini del Cnr, anch’egli in studio a Storie ha aggiunto: “Quando arriva così tanta acqua non ci si può opporre, è come una massa di pietra. Quando è così compatta si comporta come un masso o un autotreno”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MALTEMPO EMILIA ROMAGNA, ALLERTA ROSSA: 14 MORTI, ANCORA TEMPORALI NEL WEEKEND
Anche per la giornata di oggi, venerdì 19 maggio 2023, la Protezione Civile ha diramato un’allerta di colore rosso in Emilia Romagna per maltempo. Il bilancio attuale è di 14 vittime (l’ultima trovata proprio in questi minuti, un 74enne), e di circa 10mila sfollati, e nel frattempo non si placano gli allegamenti. Come riferisce TgCom24.it nella notte si sono registrate altre inondazioni, e ancora una volta ad essere maggiormente colpita in Emilia Romagna è stata la provincia di Ravenna, dove le autorità sono state obbligate ad effettuare altre evacuazioni.
In molti paesi vi sono abitazioni e interi quartieri senza luce ne tanto meno acqua potabile, mentre sull’Appennino alcune frazioni sarebbero isolate a cause della frani, in particolare nella provincia di Forlì. Si sta lavorando senza sosta per mettere in sicurezza le persone, dopo di che si farà la conta dei danni che ammontano a miliardi di euro secondo il governato Bonaccini. Nel frattempo il governo chiederà l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo e attraverso il Consiglio dei Ministri in programma il prossimo 23 maggio dichiarerà lo stato di calamità. La situazione meteo è leggermente migliorata nelle ultime 24/36 ore, ma la pioggia che è caduta in questi giorni ha causato l’inondazione di oltre 20 fiumi, ma anche 280 frane e più di 400 strade interrotte.
MALTEMPO EMILIA ROMAGNA, PICHETTO FRATIN: “COME IL TERREMOTO”
“È stato come il terremoto. Undici anni dopo. Speriamo sia finita”, le parole del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, rilasciate stamane al “Corriere della Sera’ dopo il suo viaggio a Bologna per esprimere la vicinanza propria e del governo alle popolazioni colpite: “Martedì verrà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione – ha aggiunto – c’è il blocco di mutui e riscossioni tributarie. Speriamo sia finita. Ma la prevenzione va fatta. Altrimenti ci saranno stragi anche peggiori”.
Picchetto sottolinea l’esigenza di “agire subito”, di avere “meno burocrazia, pareri e comitati inutili”. Da segnalare anche maltempo su altre regioni, a cominciare da Lombardia (allerta arancione), quindi Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Piemonte e Toscana, dove invece è stata diramata l’allerta gialla.
MALTEMPO EMILIA ROMAGNA, IL COMMENTO DI BONACCINI E LE PREVISIONI METEO
Parlando stamane con Mattino Cinque News, il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha spiegato: “In 36 ore è caduta la quantità d’acqua di 36 mesi, ed è caduta con un effetto tropicale, l’acqua non veniva più assorbita nel terreno, defluiva nei fiumi, ma il mare ha respinto l’acqua, ingrossando i fiumi verso l’entroterra. Il prof Cacciamani ha detto che a memoria d’uomo non conosce un evento del genere”. Stefano Bonaccini ha preferito poi non entrare nella polemica politica mentre in merito al concerto di Bruce Springsteen a Ferrara, che si è tenuto ieri sera nonostante l’alluvione, ha ammesso: “Non ho potuto seguire direttamente la questione, ma la cosa importante è che è andato tutto bene, Ferrara è stata colpita marginalmente dal maltempo, ero concentrato sul Gp di Imola”.
E le previsioni meteo non promettono purtroppo niente di bene per le prossime 24 ore visto che Mattino Cinque News, in merito a quanto accadrà fra oggi e domani, prevede altre piogge nelle zone già martoriate dell’Emilia Romagna. Non si tratta di bombe d’acqua ma comunque di pioggia su pioggia: il sole avrebbe permesso una maggiore evaporazione dell’acqua caduta copiosa e ad “asciugare” le zone alluvionate. Per il bel tempo bisogna attendere l’inizio della prossima settimana, quando le temperature tenderanno a risalire.