Tre persone sono finite agli arresti domiciliari con le accuse di presunti maltrattamenti a scapito degli ospiti di una Rsa a Pescia, in provincia di Pistoia. Ne dà notizia TgR Toscana che tuttavia specifica come, in base a quanto appreso, gli indagati non sarebbero dipendenti della struttura bensì di una cooperativa. A far scattare l’inchiesta che ha portato ai tre arresti sarebbero state le denunce dei familiari di uno degli ospiti nella casa di riposo. Attraverso l’adozione di strumenti tecnologici come microtelecamere che avrebbero ripreso quanto accadeva nelle stanze della Rsa, i carabinieri avrebbero appurato i fatti denunciati a scapito degli ospiti. L’agenzia di stampa Ansa aggiunge che le indagini sarebbero partite dalle dichiarazioni di una ex dipendente della struttura, raccolte alla fine dello scorso giugno e che avrebbero fatto accendere i riflettori sulla vicenda. A carico delle tre persone attualmente ai domiciliari, l’accusa di aver avuto condotte vessatorie, con minacce, insulti, ingiurie rivolte alle vittime. In alcuni episodio i maltrattamenti sarebbero sfociati in vere e proprie percosse e strattonamenti a scapito degli ospiti della casa di riposo.



MALTRATTAMENTI IN RSA: 3 ARRESTI, LE INDAGINI

Ad aggiungere maggiori dettagli alla vicenda di presunti maltrattamenti nella Rsa della provincia di Pistoia è anche SkyTg24: le tre operatrici arrestate ed attualmente ai domiciliari hanno 40, 54 e 63 anni, residenti nella provincia di Lucca e Pistoia e dovranno ora rispondere delle accuse di violenze verbali e fisiche nei confronti degli anziani degenti della Rsa nel periodo da giugno ad agosto 2020. Accuse che sarebbero suffragate dalle immagini riprese dalle telecamere installate dagli investigatori nella casa di riposo. La Rsa è quella di San Domenico di Pescia dove sono attualmente ospitati tra i 20 ed i 30 degenti. Solo lo scorso aprile, i familiari di alcuni degenti avevano affisso sul cancello della Rsa uno striscione per ringraziare il personale per il loro impegno. Nelle ultime ore, il colpo di scena al culmine delle indagini condotte dai carabinieri di Pistoia.

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