Non si placa la polemica per il sushi body servito sulla “ragazza vassoio” nel locale Mama Ines di Cercola in provincia di Napoli. La notizia ha fatto talmente discutere da arrivare in prima serata all’interno della nuova puntata di “Live – Non è la D’Urso” di Barbara D’Urso dove è intervenuto il proprietario Massimiliano Iovine e anche la modella vassoio Sofia. “Pensavo semplicemente che in questi giorni sono stato un pò sotto pressione, ma volevo spiegare che molti giornali hanno travisato questa cosa” dice il proprietario in collegamento dal locale finito su tutti i quotidiani e magazine online. Iovine ci ha tenuto a precisare a Barbara D’Urso: “vorrei distogliere l’attenzione per spiegare che questa cosa è un nuovo format in un locale storico di Napoli”. Cerca di difendersi così Massimiliano Iovine, il proprietario del Mama Ines a pochissimi giorni dalla polemica scoppiata per l’utilizzo di modelle e modelli come vassoi su cui viene servito del sushi.
Mama Ines, sushi su “ragazza vassoio”
Nel locale Mama Ines di Cercola, il proprietario ha deciso di proporre una versione rivisitata del cosiddetto body sushi, una pratica antichissima della cultura giapponese. Un tempo i samurai per festeggiare una vittoria cenavano mangiando del buon sushi adagiato sul corpo nudo di ragazze. Per questo motivo il proprietario del Mama Ines ha pensato bene di rivisitare questa antica tradizione giapponese per attirare l’attenzione e nuovi clienti proponendo un sushi body servito sul corpi di una “ragazza vassoio” e un “ragazzo vassoio”. Si tratta semplicemente di una sorta di “animazione”, ma un video pubblicato sui social network ha scatenato la polemica. In particolare il video è stato visto anche da Francesco Emilio Borrelli, il consigliere regionale dei Verdi, che ha reagito molto male parlando di “oggettivizzazione della donna”. “Ci è stato segnalato un video che mostra una ragazza in costume che, distesa su un tavolo, viene usata come vassoio per servire il sushi. Il video è stato realizzato presso un celebre lounge bar di Pozzuoli. Stando alle testimonianze l’abitudine di presentare il cibo adagiandolo sul corpo di una donna sarebbe un’abitudine del locale. Purtroppo, ancora una volta, abbiamo a che fare con un pessimo esempio di oggettivizzazione della donna, il cui corpo viene sfruttato come strumento per attirare clientela” si legge nella denuncia da parte del consigliere regionale dei Verdi.
La denuncia di Francesco Emilio Borrelli: “oggettivizzazione della donna”
A queste parole si aggiungono anche quelle di Gianni Simioli, conduttore di “La Radiazza” in onda su Radio Marte: “Tale esempio di mercificazione del corpo femminile – proseguono Borrelli e Simioli – risulta disturbante e fuori luogo. Usare una ragazza come vassoio non ha nulla a che vedere con la femminilità. Siamo stanchi di queste scene che, nel 2019, risultano fuori dal tempo. Non è certo per bigottismo ma per la salvaguardia della dignità delle donne, meritevoli di essere apprezzate in quanto persone e non come carne da esposizione”. Dal canto suo il proprietario del locale ha cercato di difendersi dicendo che la sua proposta altro non è che un nuovo format pensato per attirare nuovi clienti. Diciamo che il risultato, nel bene o nel male, è stato raggiunto!