La disperazione di una madre esasperata l’ha spinta a chiamare la polizia e denunciare il figlio minorenne. E’ successo a Siena, come riferisce il quotidiano La Repubblica nell’edizione online. Dopo due anni di minacce e maltrattamenti, la difficile decisione. A decidere sul destino del figlio minorenne, già indagato nell’ambito di un’inchiesta a Siena sulle baby gang è stato il tribunale dei minori di Firenze – su richiesta del sostituto procuratore Ersilia Spena – che ha mandato il ragazzino ribelle in una comunità. Quanto denunciato dalla madre però, non ha nulla a che fare con queste altre notizie di cronaca avvenute lo scorso anno in città a base di furti e rapine.



Il ragazzo è stato denunciato per via dei numerosi e frequenti maltrattamenti che da due anni la madre è stata costretta a subire. L’atteggiamento prevaricatorio del figlio era arrivato ad un livello tale da essere ormai ingestibile e spingere la donna a denunciarlo. Secondo il racconto della madre, ormai da tempo il figlio aveva un atteggiamento aggressivo e non rispettoso delle regole.



MAMMA DENUNCIA FIGLIO MINORENNE: SOPRUSI ANCHE A SORELLINA

I continui soprusi da parte del figlio minorenne nei confronti della madre andavano avanti da due anni. La donna ha raccontato alla polizia che il ragazzino, oltre a riempirla continuamente di offese la spintonava facendole spesso rischiare delle rovinose cadute. Ciò avveniva ogni volta che il ragazzo veniva rimproverato anche per motivi banali come mettere in ordine la stanza. Stando a quanto si legge in un comunicato, ciò che ha spinto la madre a prendere l’ardua ma necessaria decisione è stata la raggiunta consapevolezza che il comportamento del figlio, oltre a mettere in pericolo la sua incolumità avrebbe rischiato di danneggiare anche la sorella piccola, anche lei da tempo sottoposta alle stesse vessazioni. In diverse occasioni, inatti, il ragazzo avrebbe minacciato la sorellina dicendole che le avrebbe ammazzato il cagnolino se non avesse fatto ciò che lui le ordinava tra cui preparargli la merenda o fargli vedere la tv.

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