E’ accusata di appartenere ad un’organizzazione criminale internazionale specializzata in frodi informatiche ed è arrivato il secondo arresto nel giro di pochi mesi. Parliamo di Natalia Miliainova, mamma hacker di nazionalità russa conosciuta in rete come “l’ingegnere”. Secondo quanto riportato da Repubblica, la 40enne è stata fermata dalle forze dell’ordine a Genova.
L’hacker 40enne, attualmente agli arresti domiciliari, è stata raggiunta dalla polizia postale di Genova. Come evidenziato dal vicequestore Alessandro Carmeli, la donna è stata monitorata negli ultimi mesi, precisamente in seguito all’arresto di ottobre, e “le continue richieste della donna di poter utilizzare un telefono o un computer hanno ulteriormente insospettito gli investigatori, che hanno predisposto delle attività tecniche di intercettazione ambientali e telematiche”.
Mamma hacker russa arrestata (di nuovo) a Genova
Come dicevamo, la mamma hacker era già finita in manette alla fine del 2021 per aver riciclato circa 600 mila euro nel dark web. A marzo è stata attenuata la misura cautelare nei suoi confronti e le è stato permesso di trascorrere le sue giornate presso un’associazione di volontariato di Genova, impegnata nel recupero dei detenuti. Ma le attività illecite della 40enne non si sono mai fermate. Come ricostruito dalle autorità, aveva cercato di riorganizzarsi subito dopo il primo arresto, iniziando a commettere frodi informatiche a danno di ignari cittadini. Come riporta Repubblica, “l’hacker ha oltremodo dimostrato la propria capacità criminale avvedendosi dell’intercettazione telematica procedendo ripetutamente in continui tentativi di eludere le investigazioni e di cancellare le prove a proprio carico”. Entrando nel dettaglio della truffa, l’hacker ha acquistato prodotti sui portali di e-commerce con dati e identità di persone ignare, merce poi ritirata con documenti falsi in punti di recapito sempre diversi della provincia. La Miliainova dovrà rispondere dei reati di frode informatica, ricettazione e riciclaggio.