Samanta Sacchi, la mamma di un bambino della scuola Iqbal Masih di Pioltello, ha raccontato a Libero Quotidiano di essere stata richiamata dai dirigenti per avere contestato l’interruzione delle lezioni per la fine del Ramadan. “Avevo fatto un post su Facebook in cui, in toni civilissimi, spiegavo di non essere d’accordo e annunciato che avrei valutato di tenere a casa i miei figli il 29 e il 30 aprile come forma di protesta”, ha ricordato.
Poco dopo la pubblicazione, è arrivato il rimprovero. “La vicepreside Maria Rendani mi ha intimato di smetterla di fomentare gli altri genitori, esortandomi a non pubblicare più nulla. Mi ha detto che non stava ricevendo numerose chiamate a proposito di quanto avevo scritto, che non dimostravo comprensione e che anzi sarei dovuta essere contenta del comportamento della dirigenza e dei docenti”. Nel post, in realtà, c’erano diversi commenti di approvazione. “Sono stata contattata in privato anche da altri genitori che non conoscevo”. Il gruppo Facebook dove era apparso il pensiero, tuttavia, ha deciso di cancellarlo.
Mamma richiamata dalla scuola di Pioltello per post contro Ramadan: le reazioni
L’episodio relativo al Ramadan ha provocato una rottura tra la mamma Samanta Sacchi e la scuola Iqbal Masih di Pioltello. “Dopo la telefonata ho deciso di recarmi a scuola, insieme al mio compagno, per un chiarimento. Inizialmente preside e vice non volevano aprirci la porta, dopodiché non solo non ci hanno ascoltato ma hanno esordito ricordandoci delle presunte malefatte di mio figlio. Mi è parsa una specie di ripicca. Sono davvero delusa e amareggiata da questo comportamento, ora temo ripercussioni visto il clima che si è creato”, ha ammesso.
Nonostante ciò, non ha alcuna intenzione di fermare la polemica. “I miei figli il 29 e il 30 aprile non andranno a scuola e spero con tutto il cuore che il mio esempio sia seguito da tanti altri genitori. La scuola deve capire che certe decisioni non si prendono così. Visto che tutto questo caos viene messo in piedi per il 40% di bambini, vorrei proprio vedere cosa faranno se dovesse mancare il 60%”, ha concluso.