Mamma Roma, diretto da Pier Paolo Pasolini

Giovedì 26 settembre, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16:30, il film drammatico del 1962 dal titolo Mamma Roma. La pellicola è uno tra i capolavori della storia cinematografica italiana ed è diretta dal grande regista Pier Paolo Pasolini, nel suo secondo progetto come regista-scrittore dopo Accattone (1961). Le musiche hanno invece la firma del compositore Carlo Rustichelli, che in quello stesso anno lavorerà con il regista in Ro.Go.Pa.G..



La protagonista del film Mamma Roma è interpretata da una delle più grandi attrici del cinema italiano, la splendida Anna Magnani, prima attrice non di lingua inglese a ricevere un Premio Oscar come miglior attrice, un Golden Globe e un BAFTA, celebre per le sue interpretazioni in grandi lungometraggi come Roma città aperta (1945) e La rosa tatuata (1955).



Al suo fianco il giovane Ettore Garofolo, che nel corso della sua carriera lavorerà con alcuni tra i più importanti registi del mondo cinematografico, come Dino Risi in Straziami ma di baci saziami (1968), Ettore Scola in Brutti, sporchi e cattivi (1976) e Mario Monicelli in Un borghese piccolo piccolo (1977).
Nel cast anche: Franco Citti, Silvana Corsini, Luisa Loiano, Paolo Volponi e Luciano Gonini.

La trama del film Mamma Roma: una tradedia in cui Magnani raggiunge vette quasi mistiche

Mamma Roma è una prostituta che vive a Roma, pronta a tutto per cambiare vita e smettere con questa attività.
L’occasione arriva quando il suo protettore, Carmine, decide di sposare una giovane contadina, liberandola da qualunque vincolo.
La protagonista decide, così, di richiamare vicino a sé suo figlio Ettore, un giovane ragazzo che è cresciuto in un piccolo paese, incosciente del lavoro della madre.



Mamma Roma è una donna forte e testarda, e con i pochi risparmi allestisce un piccolo carro di verdura, trasferendosi con il figlio in un appartamento della periferia romana.
La donna spera che il figlio possa riuscire ad avere il suo riscatto, e trovare un lavoro che possa permettergli di lasciarsi alle spalle la condizione di sottoproletario.

Ettore, invece, si avvicina a una banda che organizza piccoli furti e conosce una ragazza più grande di lui, Bruna, già madre di un figlio, con cui inizia una relazione amorosa.
Per allontanarlo da questa vita, la protagonista riesce a farlo assumere in una trattoria come cameriere e gli regala anche una moto, nella speranza che così possa dimenticare definitivamente Bruna.

Tutto cambia quando Carmine decide di tornare per sfruttarla nuovamente; per la protagonista inizia così un vero e proprio incubo, terrorizzata dall’idea che il figlio possa scoprire la sua professione.
Purtroppo Ettore viene a sapere proprio da Bruna dell’attività della madre, e abbandona il suo lavoro per tornare a commettere piccoli furti con i suoi vecchi amici.
Il ragazzo viene arrestato e, già spossato da una brutta febbre, muore legato al suo letto, invocando il nome della madre. La donna, disperata, corre al capezzale del figlio, pronta a gettarsi dalla finestra della stanza per porre fine alla sua vita.