A Storie Italiane l’apertura di oggi è dedicata giustamente al drammatico caso della donna di Ravenna che si è gettata dal nono piano con la figlia di 6 anni e il cane, uccidendo questi ultimi due. La madre, che si è scoperto fosse in cura per problemi mentali, è stata arrestata e si trova al momento piantonata in ospedale con una prognosi di 40 giorni. In studio a Storie Italiane la nota psichiatra Maria Rita Parsi, che ha cercato di analizzare la situazione dicendo: “Prima di tutto c’è l’effetto scia, c’è stato da poco un analogo episodio di un padre ingegnere che si è buttato con il bimbo, il piccolo si è salvato e lui è morto, non si capisce se fosse un meccanismo di autoeliminazione, la moglie era morta di tumore”.
Quindi la Parsi denuncia: “La visione è sempre adultocentrica, mai centrata su un bimbo: cosa ci faceva una creatura con la madre dopo così tanti ricoveri? La salute mentale va tutelata, i bimbi vanno tenuti lontani e vigilati ad oltranza. Una cosa che mi colpisce è che era una famiglia tranquilla: gli psicopatici non li riconosci? Miliardi di persone sono governati da gente psicopatica con una cartella clinica su cui bisognerebbe pensare, e nemmeno li ricoverano. Questo è il sacrificio di una creatura, un martirio”.
MAMMA SI GETTA DAL NONO PIANO, PARSI: “QUELLE 170 RIGHE SCRITTE SUI SOCIAL…”
Maria Rita Parsi ha poi commentato l’ultimo post scritto dalla donna sui social in cui ha puntato il dito verso il padre e il marito: “Lei ha parlato di violenze, questa storia deve averla raccontata ma se non l’ha fatto vuol dire che non gliel’hanno fatto fare. E’ una storia terribile rivolta al padre e al marito, se la prendeva con tutti è chiaro, ma nel momento di fare un atto di quel genere, lei ha voluto stendere la sua storia con 170 righe. Bisognerà approfondire per capire cosa l’ha portata ad un gesto di questo genere”.
Storie Italiane ha intervistato anche una vicina di casa della donna, che ha spiegato come non fosse emerso assolutamente nulla: “Ho sentito la bimba che diceva ‘no mamma no mamm’a, non ho visto niente, più di questo non vi so dire, mai sentiti litigare, io sto di sotto, mai sentito un urlo, mai sentito niente, una famiglia silenziosa, per bene, la bimba si sentiva quando giocava come tutti i bimbi, lei era sempre disponibile con tutti, anche lui, mi hanno aiutato quando stavo male, persone proprio per bene, lei sempre sorridente, carina, non so dirle altro”.