Giacomo, 28enne di Arezzo, è al centro di un vero e proprio dissidio familiare da quando ha rivelato alla propria madre di essere gay. I rapporti con lei si sono interrotti tre anni fa e da allora è iniziata addirittura una guerra legale, intavolata dalla donna nei confronti del ragazzo.
Ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, mercoledì 16 febbraio 2022, il giovane ha raccontato di avere ricevuto botte e offese: “Mia mamma mi diceva ‘sei un fr*cio fallito’, ‘devi farti curare’. Nel 2020 ho cercato di recuperare le mie cose, ma mi sono ritrovato le serrature cambiate. C’era il lockdown ed ero fuori casa, fu uno choc tremendo. Quando provai ad avvertire le autorità di zona, il maresciallo dei carabinieri parlò con mia madre quella sera e mi disse che potevo ritornare nell’alloggio in totale tranquillità per accedere ai miei effetti personali. Mio zio però mi aggredì con calci e pugni nella piazza del paese e con una bombola del gas: rimediai un’infrazione ossea e lesioni”.
GIACOMO, 28ENNE GAY: “MIA MADRE TEME IL PREGIUDIZIO DEL PAESE”
A “Storie Italiane”, Giacomo, dopo avere rivelato di essere gay, ha raccontato che fu il padre ad accoglierlo in un bilocale, standogli vicino e sostenendolo economicamente. In seguito, la madre lo ha denunciato con l’accusa di violenza, ma il giudice di Arezzo ha archiviato: “Penso che questo sia stato fatto per nascondere i pregiudizi che avrebbe potuto avere il paese nei confronti della famiglia. Mia madre mi ha anche bloccato telefonicamente, non riesco a parlarle in modo chiaro e tranquillo. Non solo: continuano le vessazioni nei miei confronti. Quando mi vede per strada con il mio ragazzo ci dice che dovremmo vergognarci e farci curare”.
La famiglia di Giacomo ha fatto pervenire una lettera, mediante i suoi legali, a Rai Uno: “Sfortunatamente, le due versioni dei fatti, diametralmente opposte, hanno portato ad archiviare il procedimento per maltrattamenti, non essendo stato possibile ricostruire gli eventi in termini di certezza. Lo stesso gip ha smentito la ricostruzione che il ragazzo continua a ribadire: lui non è vittima, ma artefice delle forti liti familiari. C’è un contesto di conflittualità reciproca, con comportamenti discutibili da ambo le parti. Giacomo tenta solo di attirare su di sé l’attenzione mediatica”. La replica del ragazzo: “Non è vero niente. Mia madre mi manca tantissimo, ma lei mi ha negato questo rapporto. Questo fatto mi sta lacerando dentro”.