Nella sfilata alla Scala di Milano per i Best Fifa Football Awards 2019 non c’è stato spazio solo per le polemiche per l’assenza di Cristiano Ronaldo. È stata raccontata la storia di Silvia Grecco, una mamma-tifosa che racconta le partite al figlio ipovedente, il piccolo Nickollas. Andrea Pirlo l’ha premiata in occasione del Fan Award, il riconoscimento riservato ai tifosi. La 56enne è una tifosa sfegatata del Palmeiras, la squadra più titolata del Brasile. Ha trasmesso la sua passione al figlio adottivo di 12 anni che porta regolarmente allo stadio. Ma Nickollas, nato prematuro di quattro mesi, è ipovedente e autistico. La madre però ha trovato un modo per fargli vedere le partite in maniera coinvolgente. È diventata la sua “narratrice”. Visto che la radiocronaca non permetteva al figlio di godersi il clima dello stadio, perché lo isolava dall’ambiente circostante, la mamma ha cominciato a raccontargli le azioni, descrivendo quelle degne di nota, senza tralasciare neppure look e outfit dei calciatori.



MAMMA TIFOSA RACCONTA PARTITE AL FIGLIO IPOVEDENTE: FIFA LA PREMIA

In un’intervista Silvia Grecco aveva spiegato che la sua narrazione si basa sulle sue emozioni, non essendo una professionista. In effetti la mamma-tifosa non riesce a mantenere la calma quando si tratta di protestare contro l’arbitro o di esultare per un gol. Ma così il figlio si è trasformato. «Si sente a suo agio. Si alza, festeggia e salta. Diventa un altro bambino», ha raccontato nel video ufficiale per la nomination al premio Fifa. La loro storia è diventata popolare in Brasile, poi la popolarità è cresciuta rapidamente e sono stati invitati anche ad una sessione di allenamento del Palmeiras. La vera gioia per il figlio è arrivata quando ha incontrato il suo idolo Neymar nel ritiro della Nazionale brasiliana prima dell’amichevole contro la Colombia. «Siamo qui per rappresentare la nostra squadra, il Palmeiras, tutti i tifosi del Brasile e del mondo, tutti coloro che tifano per le persone con disabilità», ha detto Silvia Grecco alla Scala. «Il calcio può trasformare la vita delle persone, e grazie al semplice gesto di narrare le partite per mio figlio abbiamo avuto la possibilità di essere visti con gli occhi dell’amore». E poi ha dedicato il premio ad un altro candidato, Justo Sanchez, che ha cominciato a tifare la squadra del cuore del figlio dopo la morte di quest’ultimo.

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