Questa è la storia di un figlio che ritrova la mamma, anzi, la sua vera mamma, su Facebook e le scrive parole d’amore. Francesco da cinque anni non aveva più alcun contatto con lei, così come gli altri suoi tre fratelli, perché Chiara (questo è il nome della donna) ha perso la capacità genitoriale dal 2016 su decisione dello Stato: la Cassazione ha confermato che i suoi figli potevano essere adottati, a seguito di una vicenda di droga e di spaccio che ha coinvolto lei e il marito.
Una vicenda che emerge sulle colonne del quotidiano “La Repubblica”, sulle quali campeggia anche la sentenza della Cassazione: “I minori erano stati costretti per anni a dover subire un ambiente caratterizzato da continue violenze fra adulti compiute in loro presenza e aggravate dall’uso di cocaina da parte della madre”. Si parla di un “comportamento materno altamente disfunzionale” e di una “storia familiare problematica”. Ora, però, Francesco sta vivendo un nuovo trauma: è stato tolto ai genitori adottivi (“mi picchiavano”, dice lui) e da novembre vive in una casa-famiglia. Nel mentre, sono in corso le valutazioni di idoneità della coppia adottiva e l’avvocato di Chiara, il legale Lino Mancini, afferma: “Il tribunale deve comprendere se ha fatto bene il suo lavoro. Quei genitori li hanno scelti loro. Francesco, per ritornare dalla mamma naturale dovrebbe percorrere la strada della richiesta di emancipazione”.
FIGLIO RITROVA SUA MAMMA SU FACEBOOK: “VOGLIO TORNARE DA TE”
Francesco, il figlio che sta provando a tornare a vivere con sua mamma Chiara, per poter coronare il suo obiettivo “dovrebbe presentare al tribunale la domanda per essere considerato un maggiorenne già a 16 anni, l’anno prossimo”, ha evidenziato l’avvocato. Quando i due si sono ritrovati, scrive “La Repubblica”, dopo due ore Chiara era davanti alla scuola ad abbracciare il suo bambino.
Lei afferma di essere rimasta invischiata in una vicenda di droga e maltrattamenti: “Nessuno, per tre gradi di giudizio, ha ascoltato quello che avevamo da dire io e le dottoresse che mi hanno seguito per un anno e mezzo al Sert – ha asserito –. Gli orrori del mio ex marito erano i diventati i miei. Lui mi ha trascinata nel baratro, sotto minaccia e botte mi ha costretto a prendere la cocaina. Dovevo avere coraggio per restare e anche per andarmene via. Ero diventata mamma a 16 anni. Adesso non mi fermerò più. Mi portino pure in carcere”. Non lo farà neppure il suo Francesco, che le ha scritto: “Non accetto nessuna soluzione, tranne quella di ritornare da te”.