Decide di mamme e di papà insieme ai figli in attesa di un tampone all’Amedeo di Savoia, ospedale di riferimento a Torino per le malattie infettive. Il reportage de La Stampa ha acceso i riflettori sull’odissea vissuta da genitori e bimbi in attesa di un test per il coronavirus. Con la riapertura delle scuole si sono moltiplicati i casi di positività tra bambini, e anche negli ultimi giorni sono stati numerosi i piccoli con sintomi compatibili alla presenza di Covid-19. Massimiliano Peggio ha ascoltato un genitore: «La nostra pediatra ci ha detto di venire subito a fare un tampone di verifica. Ma senza prenotazione non ci resta che restare in coda e attendere il nostro turno. Per fortuna oggi non piove». E il coronavirus non è l’unico problema, considerando che mamme e papà sono costretti a prendere ferie per fare ore di attesa per un tampone…



Torino, Mamme e figli in coda per ore per tampone

La situazione a Torino non è delle migliori e qualcosa che non funziona c’è. Un genitore ha raccontato che nella classe del figlio un bimbo è risultato positivo, ma per oltre una settimana nessun segnale da parte dell’Asl. E così mamme e papà si vedono costretti ad attivarsi da soli per fare il tampone, restando a casa dal lavoro. E sono davvero tante le esperienze di genitori in fila per ore con bimbi con febbre e tosse. Questo il racconto di una mamma: «La pediatra ci ha registrati al portale, dicendo di venire qui o al Regina Margherita. Così abbiamo fatto, perché prima che ci contatti l’Asl rischiamo di aggravare il contagio se si tratta veramente Covid. Solo che dobbiamo aspettare in coda davanti all’ospedale, in strada a contatto con altre persone. Se dobbiamo fare questa trafila a ogni influenza e a ogni mal di pancia, non ne veniamo più fuori».

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