Come sognano le neo mamme dopo il parto? Secondo quanto spiegato dalla National Sleep Foundation il 15% degli adulti nel corso della vita sperimenta il disturbo del sonnambulismo che porta a camminare o fare altre attività come vestirsi o cucinare nel bel mezzo del sonno, senza poi ricordare nulla al risveglio. Ciò che però accade nelle neo mamme è qualcosa di diverso dal sonnambulismo. Si tratta di un comportamento notturno post-partum che gli studiosi hanno compreso solo negli ultimi anni. In generale ci sono stati molti studi sul modo in cui cambia la vita delle donne dopo il parto ma pochi su ciò che accade durante il sonno. Tra i pochi a studiare i sogni post-partum, come spiega il NY Times, è il Dr. Tore Nielsen, professore di psichiatria presso l’Università di Montreal. Generalmente quando si sogna il cervello “spegne” i muscoli per non farli muovere durante il sonno, tuttavia, durante il sonno REM è come se si agisse secondo il proprio contenuto onirico (il cosiddetto dream-enactment behavior), spesso associato anche ad alcune condizioni neurologiche come alcuni tipi di demenza e morbo di Parkinson o a disturbo da stress post-traumatico. Nello studio del Dr. Nielsen pubblicato sulla rivista Sleep nel 2007 sono state prese in esame 273 donne tra cui neo mamme, donne incinte o che non avevano mai affrontato una gravidanza. Ne è emerso che quasi tutte le donne ricordavano i loro sogni ma coloro che avevano appena partorito o erano incinta tendevano a fare più sogni (e incubi) che coinvolgevano i bambini. In particolare sognavano neonati mentre stavano per soffocare o in pericolo. Un dato comune soprattutto nelle neo mamme che durante il sonno cercano di agire fisicamente (2/3 delle donne intervistate post partum hanno ammesso di farlo).



MAMME E SOGNI POST-PARTUM: COSA ACCADE DAVVERO

Ma cosa spinge le donne dopo il parto a compiere sogni di questo tipo? I dati in merito sono ancora poco chiari ma non mancano le ipotesi: potrebbe essere “colpa” degli ormoni ma anche della scarsa qualità del sonno. Secondo la Dr. Carolina Marcus, la fase REM è quella durante la quale le persone sognano più attivamente. Ma se questa fase viene interrotta, ad esempio a causa del pianto del bambino, allora l’intero ciclo del sonno ricomincia dall’inizio rendendo difficile il completamento della fase REM. Ecco perchè le neo mamme, chiamate a svegliarsi ogni ora o due per allattare, potrebbero non raggiungere mai completamente la fase REM. Secondo il dottor Marcus, “è una questione di qualità del sonno e non di quantità”. Accade allora che quando le persone non dormono per diverse notti di fila come accade nelle neomamme, il cervello può tentare di recuperare i sogni perduti producendo quelli più potenti nei successivi cicli REM e quando accade questi sogni diventano così nitidi che neppure i “freni” naturali del corpo impediscono ai muscoli di fermarsi. Il Dr. Lauren Osborne ha ribadito l’importanza del sonno al punto da realizzare dei piani per permettere alle neo mamme di poter dormire affidando ai partner (se presenti) alcuni compiti notturni. I problemi del sonno accusati dalle neo mamme non sono molto discussi. “La gente non parla di queste cose. E quel silenzio perpetua la sofferenza”, ha commentato il Dr. Osborne.

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