Valerio Soave è tornato ospite presso gli studi di Storie Italiane, in collegamento. Il manager di Bugo si è soffermato sul suo rapporto con Morgan, sottolineando come il rapporto fra i due, che dura da più di 20 anni, si sia incrinato nel 2011: “Dopo le famose dichiarazioni del 2011 che usava la cocaina, ha avuto un decadimento – ha spiegato Soave – sono stato sempre con lui ma era impossibile lavorare con un Marco che aveva manie di persecuzione e complotti ovunque”. Eleonora Daniele chiede quindi al manager come mai lo stesso abbia deciso di partecipare a Sanremo con Morgan: “Mi sono avventurato in tutto questo perchè aveva 6/7 persone del suo staff attorno che lo accudivano tutti i giorni. Lui doveva solo andare sul palco a cantare, non doveva fare interviste particolari. Pensavo che stesse meglio”. Il manager è poi tornato sulla famosa cover di Sanremo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Il fatto che il direttore d’orchestra abbia bocciato tutte le sue versioni della cover, è stata una grande offesa per lui, e per lui è stato naturale addossare colpe ad altri”. Poi ha aggiunto: “Un anno fa ho dovuto abbandonare Morgan perchè non potevo lavorare con persone che vedono complotti ovunque. Non l’ho mai visto drogarsi però gli effetti si possono vedere dal fuori (parole che lo stesso proferisce e che noi riportiamo, in attesa della replica di Morgan ndr), come arrivare tardi agli appuntamenti, vedere complotti ed è impossibile programmare un lavoro in questo modo. Ho chiesto che Marco potesse parlare con un medico al San Raffaele, ma lui si è rifiutato e io me ne sono andato. Io ho cercato di parlare con lui in questi giorni – ha aggiunto – ma mi risponde solo con insulti”. Soave conclude: “Io non accetterei le eventuali scuse di Morgan: Marco non va scusato ma va curato”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MANAGER BUGO: “MAI MANI ADDOSSO A MORGAN”

Valerio Soave, manager di Bugo, ospite a Storie Italiane per rispondere alle pesanti accuse di Morgan, uno dei protagonisti del “caso” per antonomasia del Festival di Sanremo 2020, culminato con la lite sul palco dell’Ariston e ricco di strascichi che promettono di far discutere a lungo. Intervenuto nel programma di Eleonora Daniele, Valerio Soave ha iniziato il suo racconto fin dal dietro le quinte del Festival, dove si è consumato lo scontro tra Bugo e Morgan che ha poi preceduto la sceneggiata davanti al pubblico: “Io non ero dietro le quinte. Non volevo farmi vedere da Morgan perché vi era già una situazione molto tesa. Lui aveva identificato in me il sabotatore dei brani che lui in estremo ritardo aveva inviato all’orchestra di Sanremo. Questo perché noi ci eravamo fatti portavoce delle “bocciature” dei brani definiti ineseguibili dal maestro De Amicis e lui pensava che fossimo noi a dire che non si potevano fare. Voleva perfino denunciare De Amicis. Ha preso tutto come un’offesa personale. Allora ho detto da quel momento di inviare le mail che ci mandava come le ricevevamo. Lui ha preso altre 8 bocciature per la partitura del pezzo di Endrigo e questo ha fatto sì che siamo arrivati il giorno stesso senza una partitura. E’ arrivato in ritardo di 40 minuti, ha fatto arrabbiare tutti compreso Amadeus, ma vedeva complotti ovunque. E Bugo poverino la sera non sapeva neanche che parti cantare. Morgan ha visto in questo atteggiamento Bugo che voleva prendersi la scena. Ma scena di cosa? Lo stesso maestro De Amicis ha detto che lui non sapeva dirigere l’orchestra“.



MANAGER BUGO: “SALVATE MORGAN DAI SUOI DELIRI”

Valerio Soave, manager di Bugo, è un fiume in piena. Questo il suo racconto di quanto accaduto poco prima della squalifica dal Festival di Sanremo 2020: “Io sono corso immediatamente. Mi avevano già avvisato che Morgan aveva insultato un mio collaboratore. Poi si è rivolto a Bugo, con lui incredulo poiché suo amico da 18 anni, che aveva cercato di aiutarlo in tutti i modi. Manie di persecuzione, complotti, e soprattutto addossare colpi dei suoi errori o ritardi ad altri. Ha sempre bisogno di essere al centro dell’attenzione, è un personaggio istrionico, gli voglio bene, ci lavoro dal 1995. L’ho tolto dall’albergo? Non è assolutamente vero. Lui aveva 8-9 persone dietro. Non ho pagato per 4-5 di loro. Ho pagato per lui una suite di 8.500€ per la settimana più 3-4mila euro solo suoi tra lui, la sua fidanzata…lui inventa completamente. Lui aveva detto di poter modificare il pezzo poiché era suo, poi gli abbiamo dimostrato che lo aveva depositato Bugo due anni prima e non ha più potuto usare questo argomento“. Valerio Soave ha continuato: “E’ vero che il sabato per gentilezza gli ho detto che gli volevo dare la suite più bella. Lui non ha pagato un euro. Siccome lui pensava che io gli facevo mobbing io faccio un videoclip con Morgan, promuovo il pezzo e poi sono talmente autolesionista che li faccio litigare e squalificare da Sanremo: dov’è la logica? Giornalisti come Dondoni pensano che è tutto premeditato, io non riesco a fare promozione. Dov’è questa strategia? Che interesse posso avere io ad eliminare Morgan? Bugo non aveva l’autorità sufficiente a partecipare al Festival di Sanremo. Avevamo due duetti, uno con Ermal Meta che però uscirà in primavera con un suo progetto. Noi abbiamo utilizzato il pezzo con Morgan avendogli chiesto se gli andava di partecipare con uno dei suoi pochi amici. Sembravano i Bluvertigo dei tempi d’oro. Ha detto che gli ho messo le mani addosso: ma secondo voi? Lui provoca, è aggressivo, ma non ho mai messo le mani addosso. Noi volevamo eliminare Morgan? Se lui andava via veniva automaticamente squalificato Bugo, non ha senso“. Soave ha chiosato: “Morgan va aiutato, non condannato. Lo dico a chi gli sta vicino: va salvato dai suoi deliri, poi altrimenti lo avrete sulla coscienza“.