Dopo l’Everton ora anche Manchester City e Chelsea rischiano grosso: stando al Times è questo quello che potrebbe succedere alle due squadre che competono nella Premier League per le infrazioni del Fair Play Finanziario. Dopo quello che è accaduto all’Everton qualche giorno fa, sanzionato con dieci punti di penalità, ora a tremare sono in molti, soprattutto le big.



Attualmente Manchester City e Chelsea – che solo qualche settimana fa hanno dato vita ad una partita pazzesca a Londra, un pazzo 4-4 ricco di colpi di scena115 infrazioni al Fair Play Finanziario nelle ultime nove stagioni e di aver violato diverse regole, soprattutto dal punto di vista dei pagamenti. Secondo il Times, entrambe le squadre potrebbero subire almeno 30 punti di penalità, ma questa non è l’ipotesi peggiore avanzata dal quotidiano britannico.



Manchester City e Chelsea rischiano la retrocessione?

Secondo il Times, oltre ai 30 punti di penalità, sul tavolo ci sarebbe anche l’ipotesi di una retrocessione in Seconda Divisione. Tutto nasce da un’indagine svolta dalla Premier League lo scorso febbraio, che avrebbe portato al riscontro di 115 potenziali infrazioni alle regole da parte del Manchester City in un lasso di tempo lungo nove stagioni.

Dall’altra parte, invece, per il Chelsea sarebbero state riscontrate delle operazioni sospette e delle irregolarità nei pagamenti per ridurre le spese ufficiali della squadra. Per Manchester City e Chelsea sarebbe un colpo davvero duro, ma dovremo aspettare almeno due anni prima di capire cosa ha deciso di fare la giustizia sportiva britannica.



Manchester City e Chelsea sotto osservazione, l’Everton già punito

City e Chelsea non sono le uniche ad avere qualche guaio sportivo: come ricordavamo ad inizio articolo, nei giorni scorsi l’Everton è stato condannato dalla giustizia sportiva con dieci punti di penalità che ha fatto crollare il club in ultima posizione in classifica. Si è trattato di una sanzione storica, la prima così forte inflitta ad una squadra di calcio britannica.

Il tutto è nato dalla registrazione di perdite per il quinto anno consecutivo da parte dell’Everton: in sostanza ha ammesso di aver violato le regole, registrando un rosso di 124 milioni di sterline, 19 milioni in più di quelle che, per legge, si dovrebbero perdere nel corso di un triennio. Alla penalizzazione, il club ha risposto con una nota in cui dichiarava di non comprendere l’accusa avanzata dalla Premier League, né tantomeno la severità della punizione.