MANCINI ESONERATO DALL’ARABIA SAUDITA?

È già finita l’esperienza di Roberto Mancini come Commissario Tecnico dell’Arabia Saudita? Potrebbe essere così, almeno stando a quanto filtrato dalle notizie delle ultime ore. L’allenatore di Jesi potrebbe essere esonerato nei prossimi giorni: sembra ieri, e in effetti non è passato nemmeno un anno, che Mancini dava le clamorose dimissioni da CT della nostra nazionale, due anni dopo aver vinto uno splendido e inaspettato Europeo ma anche a seguito della mancata qualificazione al Mondiale in Qatar, la seconda esclusione consecutiva per l’Italia dalla Coppa del Mondo. Se ne era parlato a lungo: questione economica, nuovi stimoli da cercare, tempistiche sbagliate, di tutto di più. Poi è arrivato il campo: Mancini ha vissuto una fine estate-inizio autunno da incubo, di quattro amichevoli ne ha perse tre pareggiando solo contro la Nigeria, e le sconfitte sono arrivate contro Costa Rica, Corea del Sud e Mali.



Certo: stiamo parlando dell’Arabia Saudita che non rappresenta l’élite del calcio, ma Mancini è comunque Mancini e la nazionale arrivava da un Mondiale in cui aveva clamorosamente battuto l’Argentina, sotto la guida di Hervé Renard già straordinario profeta in Africa (vittorie continentali con Zambia, sorpresona, e Costa d’Avorio). Si pensava che l’upgrade definitivo sarebbe arrivato con il Mancio; la federazione saudita aveva posto come obiettivi ideali la qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 e soprattutto la Coppa d’Asia. Ecco: a novembre l’Arabia Saudita ha effettivamente battuto Pakistan (4-0) e Giordania (2-0 in trasferta) nelle qualificazioni, facendo di fatto quello che ci si aspettava. In Coppa d’Asia ha superato il girone senza incantare, ma comunque con il primo posto grazie alle vittorie su Oman (con gol decisivo al 96’) e Kirghizistan e il pareggio a reti bianche contro la Thailandia.



I MOTIVI DEL POSSIBILE ESONERO

Agli ottavi, un incrocio beffardo: la Corea del Sud, corazzata asiatica ma in calo, che clamorosamente è finita dietro il Bahrain nel suo gruppo, pur battendolo 3-1 all’esordio (poi ha pareggiato contro Giordania e Malesia, un flop incredibile). Come è finita? Naturalmente, con l’eliminazione dell’Arabia Saudita. Un destino atroce: il gol di Abdullah Radif è stato decisivo fino al 99’ minuto, quando Cho Gue-Sung ha trovato il pareggio che ha mandato tutti ai supplementari, e qui ai rigori dove sono arrivati gli errori di Sami Khalil Al-Najei e Abdulrahman Abdullah Ghareeb. Il punto, tuttavia, per cui Roberto Mancini potrebbe essere esonerato dall’Arabia Saudita non risiede nel risultato sportivo: il presidente federale Yasser Al-Misehal, intervistato dall’emittente locale SSC, ha detto che perdere non piace a nessuno ma l’aver raggiunto gli ottavi ha soddisfatto i vertici del calcio saudita.



Dunque, qual è il problema? Sta nel rigore decisivo di Hwang Hee-Chan, attaccante del Wolverhampton in Premier League: Mancini non lo ha visto, perché era già uscito dal campo. Un comportamento che Al-Misehal ha definito “inaccettabile”: per questo potrebbe scattare l’esonero. Mancini si è scusato dicendo che pensava la partita fosse già finita (l’Arabia Saudita aveva sbagliato due rigori, e potrebbe anche starci sbagliare i calcoli sulla lotteria dagli undici metri), lo stesso presidente federale ha fatto sapere che nei prossimi giorni al Commissario Tecnico sarà data la possibilità di spiegarsi e poi saranno fatte le valutazioni del caso. Forse esonerare Mancini per questo episodio sarebbe esagerato, ma il feeling tra lui e la nazionale di calcio dell’Arabia Saudita non è mai davvero scoppiato: ora, dunque, vedremo cosa succederà.