Nicola Mancino non ha dubbi: la legge che porta il suo nome e che condanna chi esalta «esponenti, principi e fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche» va applicata. L’ex ministro dell’Interno è intervenuto ai microfoni de Il Mattino per commentare le violenze di sabato a Roma: «Scene raccapriccianti e inaudite, non avrei mai pensato si potesse arrivare a tanto».



Per Nicola Mancino è indispensabile sciogliere i gruppi neofascisti coinvolti: a suo avviso ci sono tutte le condizioni per procedere, considerando che si è trattato di «un’azione di violenza esasperata che non ha pari nella storia recente della nazione».

MANCINO: “PARTITI SOTTOVALUTANO NEOFASCISMO”

Nicola Mancino è poi tornato sugli attacchi ricevuti per la sua legge, a partire dai gruppi di estrema sinistra, ma non solo. L’ex ministro ha citato la Lega e anche l’intervento di Giuseppe Conte che parlò di limiti costituzionali rispetto alla libertà di pensiero: «La verità è che la destra ha sempre osteggiato questa legge e io non mi sono stupito delle varie critiche mosse, né degli attacchi pesanti che vennero a me indirizzati». Secondo Nicola Mancino la presenza del neofascismo è stata sottovalutata dalla politica, alla luce della ripresa evidente di odio e di intolleranza: «Si applichino le norme che già esistono e si sviluppi una riflessione politica e culturale per comprendere da dove provengano questi rigurgiti».



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