I Maneskin tra i protagonisti di “Musica che unisce“, l’evento benefico per raccogliere fondi contro il Coronavirus. Una staffetta unica che attraversa l’Italia e che sarà trasmessa in prima serata martedì 31 marzo 2020 su Raiuno. In collegamento dalle proprie casa alcuni dei più grandi artisti di italiani che hanno deciso di partecipare a quello che si preannuncia uno degli eventi musicali più attesi ai tempi della diffusione del Covid 19. L’obiettivo della serata, infatti, è quello di raccogliere fondi da devolvere al Dipartimento della Protezione Civile che da più di un mese è in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Coronavirus che ha colpito il nostro Paese. Tra gli artisti protagonisti anche i Maneskin, secondi classificati a X Factor 11. Un secondo posto che la band aveva commentato così poco dopo la proclamazione del vincitore Lorenzo Licitra dalle pagine di Vanity Fair: “se lo meritava. Quando Alessandro Cattelan ha fatto il suo nome e non il nostro non abbiamo pensato a niente, solo a correre da lui e abbracciarlo forte. Dal primo al secondo posto non cambia poi tanto. Siamo felici di essere arrivati all’inedito e di aver sfruttato al massimo questa occasione. Abbiamo avuto un assaggio, adesso voglio che quell’assaggio diventi la nostra realtà”.



I Maneskin contro Lo Stato Sociale: “Anche a voi è toccato il secondo posto!”

In questi giorni i Maneskin sono stati protagonisti di una diatriba social scoppiata con Lo Stato Sociale, il gruppo bolognese classificatosi a Sanremo 2019 con “Una vita in vacanza”. La band capitanata da Lodovico Guenzi ha puntato il dito contro la band di Damiano David che prossimamente sarà in tour con all’attivo solo sei brani. “Nulla contro i Maneskin ma ci fa ridere un tour con sei canzoni, perché anche noi abbiamo iniziato con sei canzoni, ma suonavamo gratis portando le casse da casa” – hanno scritto la band bolognese che ci ha tenuto poi a precisare anche il ruolo del talent show di Sky Uno – “il problema di X Factor è il modello educativo che propone in un meccanismo tv dove il talento viene svilito per lo spettacolo ed emergono sempre il bel canto o i fregni (i belli), secondo una logica produttiva dove bisogna macinare soldi e il lavoro artistico, il valore e la preparazione passano in secondo piano”. Non solo, Lo Stato Sociale ci sono andati ancora di più pesantemente dicendo: “il successo improvviso va bene se sei i Velvet Underground, ma se vuoi fare un mestiere ci vuole una strada che parta dal basso. È complesso buttare ragazzi giovani in pasto a palchi importanti con il rischio che, dopo 35 minuti, abbiano detto tutto”. La reazione dei Maneskin non è tardata ad arrivare sempre tramite i social: “anche a voi è toccato il secondo posto!” hanno scritto rivolgendosi alla band di Lodovico Guenzi invitandoli poi al loro concerto – “non ve la prendete, vi aspettiamo al nostro concerto, 35 minuti 6 canzoni, una cosa veloce e poi ci facciamo una birra insieme!”. Accetteranno l’invito?

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