Il rock non è morto, neppure in Italia. Lo dimostrano i Maneskin, che con la canzone “Zitti e buoni” hanno vinto la 71esima edizione del Festival di Sanremo. Lo hanno fatto con il 53,5% al televoto, lasciando dietro Fedez e Francesca Michielin, oltre ad Ermal Meta. Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio hanno pianto sul palco per l’incredulità, del resto non si può nascondere la sorpresa per una vittoria che, seppur meritata, non era affatto scontata per loro. Un trionfo rock, dunque, all’Ariston, che aveva auspicato uno che del genere se ne intende, Vasco Rossi. Con un post su Instagram il rocker aveva rinnovato il suo endorsement nei confronti dei Maneskin condividendo un video dell’esibizione sanremese del gruppo, aggiungendo la didascalia: «Fantastici».
Ma aveva anche riportato il titolo della canzone, quasi a voler sottoscrivere le parole. Ma Vasco Rossi ha apprezzato anche la cover di “Amandoti” che hanno interpretato con Manuel Agnelli. Una consacrazione. (agg. di Silvana Palazzo)
MANESKIN E IL REGALO PER IL DIRETTORE
I Maneskin tornano sul palco dell’Ariston per l’esibizione finale di questo Festival di Sanremo 2021 e lo fanno portando in scena tutta l’energia che la band riesce a regalare. Esibizione estremamente travolgente che si conclude con un omaggio che Damiano, frontman della band, fa ai musicisti. I fiori di Sanremo, questa volta, i Maneskin vogliono donarli: “Noi vorremmo darli simbolicamente al nostro direttore, Enrico Melozzi, ma simbolicamente è un modo per darli a tutti i direttori e i musicisti di Sanremo.” Il direttore d’orchestra li raggiunge allora al centro del palco e prende i fiori con grande gioia, complimentandosi con i componenti della band. (Aggiornamento di Anna Montesano)
MANESKIN ALLA FINALE DI SANREMO 2021
Nella quarta e penultima serata del Festival di Sanremo 2021 i Maneskin sono entrati in scena dopo una meravigliosa e raffinata Malika Ayane. Si è percepita subito la diversità dall’abbigliamento della band, petto nudo e trucco per il leader, outfit provocante e provocatorio per gli altri membri. Un primo colpo d’occhio ha riportato molto agli anni Settanta, quando i rocker, belli e maledetti, facevano impazzire migliaia di ragazzine urlanti e sognanti.
La canzone dei Maneskin in gara, “Zitti e buoni”, è pienamente nello stile di questo gruppo, gridata e cantata con quel tono graffiante e riconoscibile, ma ha avuto non pochi problemi in quanto accusata di plagio; la casa discografica Sony Music, che segue i Maneskin, ha messo a tacere le accuse con una perizia che riportava il brano ben lontano da quello di Anthony Laszlo, dal titolo “F.D.T”. Il brano comunque è piaciuto subito sia alla critica che al pubblico, così come l’esibizione della band, sempre aggressive, sempre al top, molto strong.
MANESKIN, L’ANIMA ROCK PREMIATA DALLA SALA STAMPA
Il testo di “Zitti e buoni” rispecchia molto lo stile di scrittura del frontman dei Maneskin, con parole impetuose ed un messaggio chiaro di ribellione, ma anche di redenzione, di forza, di voglia di andare oltre senza compromessi o rinunce. Tutto, nell’esibizione, compresa la scenografia, si adatta alle caratteristiche della band lanciata da X Factor che conosciamo e tanto amiamo, che magari sembra troppo per un palco che strizza l’occhio alla tradizione, ma che è comunque un buon punto per proporre il cambiamento o la novità.
Vestiti da Etro, i Maneskin sono pronti a lanciare il nuovo disco “Teatro d’ira – Vol. I”, disponibile dal 19 marzo 2021. L’album è stato interamente scritto dai quattro componenti della band ed è stato registrato in presa diretta, con un rimando alle atmosfere analogiche dei botole anni Settanta. Come da tradizione del gruppo, il discorso è tutto suonato, crudo, contemporaneo e capace di rappresentare lo stile e il sound della band.