Il ministro dell’università Manfredi ha parlato anche del numero degli iscritti presso le varie facoltà ai microfoni di Sky Tg24. L’esponente del governo temeva un crollo, e invece: “I numeri del passato ci facevano temere una contrazione degli iscritti all’università – le sue parole – ma l’intervento dello Stato, quasi la metà degli studenti non paga tasse o paga un minimo, ha fatto sì che i dati dicono che la riduzione delle immatricolazioni e degli iscritti non c’è. Il dato consolidato lo avremo però in ottobre. E’ un motivo di soddisfazione, è il modo migliore per avere speranza e guardare al futuro”. C’è spazio anche per una polemica nei confronti delle Regioni, e della decisione di riaprire le discoteche lo scorso mese di luglio, con i numerosi focolai poi verificatisi in particolare in Sardegna nelle prime due settimane di agosto: “Le Regioni hanno scelto di aprire le discoteche in estate – ha aggiunto e concluso – ma il risultato non è stato all’altezza e testimonia che la guardia non va abbassata”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MANFREDI “UNIVERSITÀ? LUNEDÌ IN PRESENZA CON MASCHERINA. PRIVILEGEREMO MATRICOLE”

Da lunedì 21 settembre riprenderanno le lezioni in presenza presso le università italiane dopo i lunghi mesi di lockdown causa coronavirus. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’università Gaetano Manfredi, intervistato dai microfoni di Sky Tg 24: “Le lezioni in presenza stanno riprendendo in tutte le università – le parole dell’esponente dell’esecutivo – alcune hanno iniziato, la maggior parte riprende lunedì prossimo”. Le lezioni prevederanno un modello misto con alternanza lezioni in presenza al 50% della capienza dell’aula, e didattica a distanza, di modo da raggiungere il 100% degli studenti. “Si è cercato di privilegiare le matricole – ha aggiunto il ministro – hanno bisogno di una guida più robusta ma stiamo cercando di garantire il massimo della sicurezza convivendo con la pandemia”. Sulla mascherina: “Abbiamo imposto l’uso anche durante le lezioni: è un fastidio ma i numeri nelle aule sono importanti. Tutte le aule sono state cablate per garantire un servizio di qualità”.



MANFREDI: “GLI ESAMI TUTTI IN PRESENZA MA…”

Sulle modalità di svolgimento degli esami: “Da settembre tutti gli esami saranno in presenza – ha spiegato Manfredi – ma tanti studenti chiedono di poter fare esami a distanza, molti stanno utilizzando la modalità mista in cui l’allievo può scegliere come fare l’esame. Le Università hanno aperto le aule studio e le biblioteche, tutto quello che si può fare per garantire la continuità didattica è stato fatto”. Manfredi ha poi parlato della necessità di investimenti per la ricerca, che in Italia sono molto inferiori a quelli di altri paesi del Vecchio Continente: “Dobbiamo essere capaci di essere competitivi sulle grandi sfide globali e dobbiamo guardare anche alla ricerca di base e alle scienze umane e sociali. Il Recovery Fund dobbiamo usarlo per superare quei Gap anche nelle Università, per alzare il diritto allo studio, l’offerta formativa, dobbiamo guardare anche alle nuove competenze – digitali o green – a offrire più dottorati di ricerca perché abbiamo bisogno di maggiori competenze”.

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