“Mangiare formaggio Roquefort frena il Coronavirus”: è questa l’ennesima fake news che circola sul web in riferimento ai fantomatici rimedi a cui ricorrere per sconfiggere il Covid-19. Pubblicata per la prima volta su Facebook sabato 18 aprile, l’informazione errata ha ricevuto centinaia di migliaia di condivisioni, sino a divenire virale e a essere ritenuta veritiera da buona parte degli internauti francesi. Colpa del suo autore, che ha presentato il testo come se fosse l’estratto di un articolo pubblicato su “La médecine au naturel”, secondo cui il Penicillium roqueforti, fungo utilizzato per la produzione del Roquefort, sarebbe stato usato dal professor Didier Raoult per la terapia a base di clorochina, rimedio testato dall’infettivologo di Marsiglia nella battaglia contro il virus. Questa specie di fungo, secondo il post fake, “si dice che sia un agente del sistema immunitario che combatte efficacemente la diffusione del Covid-19 nel corpo umano, agendo da barriera contro le infezioni”.
“MANGIARE FORMAGGIO ROQUEFORT FRENA IL CORONAVIRUS”: IL PROFESSOR RAOULT SI DISSOCIA DA TALE AFFERMAZIONE
In realtà, come confermato dal professor Didier Raoult stesso per bocca del suo addetto stampa, non vi è alcun legame tra lui e questa fake news. In effetti, pur esistendo realmente il Penicillium roqueforti (come detto, fungo che dà il suo caratteristico colore al Roquefort e ad altri formaggi erborinati), non vi è alcun riferimento di base per collegarlo alla clorochina o alla lotta contro il Covid-19. “Non trovo alcun collegamento in tutta la letteratura scientifica”, ha dichiarato Tatiana Giraud, direttrice di ricerca del Centre national de la recherche scientifique (CNRS) e dell’Università di Paris-Saclay, che spiega che “l’unica cosa che si avvicina molto vagamente a quanto asserito è che alcuni antibiotici, come la penicillina, sono tossine naturali di certi tipi di funghi penicillium, ma non del Penicillium roqueforti”. La persona che ha condiviso la fake news su Facebook è intervenuta nelle scorse ore sui social per spiegare che il suo messaggio voleva essere “una falsa notizia positiva, tesa a regalare un tocco di umorismo e a far parlare del formaggio Roquefort”.