E’ significativo uno studio che è stato pubblicato di recente su Nature dal titolo “An analysis of emerging food safety and fraud risks of novel insect proteins within complex supply chains”, realizzato dai ricercatori A. Traynor, D. Thorburn Burns, D. Wu, N. Karoonuthaisiri, A. Petchkongkaew &CT Elliott (consultabile integralmente a questo link) che si è concentrato sui possibili rischi derivanti dal mangiare gli insetti per l’uomo. Come riferisce Affaritaliani.it, tale importante lavoro arriva alla conclusione che gli insetti alla fine non sono ne sicuri ne tanto meno sostenibili. Al momento gli insetti si consumano in più di 120 Paesi, soprattutto in Asia e Africa, ma anche l’Occidente si sta interessando a questo “nuovo mondo” negli ultimi tempi.
Secondo quanto riferisce il portale, delle più di 2.000 specie di insetti commestibili che conosciamo, solamente 4, ovvero il verme della farina gialla, quello della farina minore, la locusta migratrice, e il grillo domestico, sono stati approvati per l’uso alimentare in Ue, mentre altri otto sono ancora in fase di approvazione. Il primo problema riguarda la catena di approvvigionamento degli stessi insetti che in Europa risulterebbe essere complessa.
CIBO A BASE DI INSETTI: I RISCHIO DI VIRUS E BATTERI
Secondariamente, il 65 per cento delle aziende dell’Ue che si occupa di produrre cibo a base di insetti, li importa dall’Asia per poi trasformarli e venderli in Europa, e solo 12 su 59 producono le proprie materie prime in Europa. Ciò comporta delle domande lecite, a cominciare dal capire quali mangimi utilizzano in Asia e che tipi di controlli hanno. Ovviamente tale situazione di incertezza potrebbe essere fonte di rischi microbiologici e chimici, leggasi virus, batteri, prioni e contaminazione da metalli pesanti, senza dimenticarsi dei rifiuti ad alto impatto chimico che al momento sono vietati nell’Unione Europea.
A riguardo lo studio cita una pubblicazione datata 2018 da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), secondo cui bisogna tenere conto della forte presenza di batteri (vedi sopra) quando si producono insetti commestibili, di conseguenza mangiando gli stessi si corre il rischio di prendere la salmonella, ma anche l’Enterobacteriaceae, presenti nella mosca soldato nera, senza dimenticarsi di lieviti e muffe che si trovano invece nel grillo domestico.
CIBO A BASE DI INSETTI: “ATTENZIONE ALLE ALLERGENICITA’”
Servono quindi ulteriori approfondimenti per quanto riguarda l’allergenicità delle proteine specifiche degli insetti “per determinare la via che porta sensibilizzazione, gli allergeni minori e maggiori associati a ciascuna delle quattro specie di insetti, approvati come nuovo alimento dall’UE, e l’effetto della lavorazione sull’allergenicità degli insetti”, aggiunge Affaritaliani.it.
Lo studio conclude sottolineando come gli insetti abbiano fatto molta strada negli ultimi anni, passando da parassiti a cibo di nicchia fino alla produzione industriale anche in Europa “Tuttavia, sono ancora necessarie molte ricerche e valutazioni per comprendere appieno i futuri rischi di sicurezza e di frode degli alimenti a base di insetti. Senza queste informazioni i consumatori saranno a rischio e il fiorente mercato potrebbe subire una grave perdita di fiducia nel caso in cui si verificasse un grave scandalo in materia di sicurezza e/o frode”.