Greta Thunberg ringrazia l’Italia per il suo sostegno al Fridays for Future con lo sciopero clima di oggi, venerdì 27 settembre. «Immagini incredibili da tutta Italia!», ha scritto l’attivista svedese su Twitter condividendo la foto della manifestazione che si è tenuta in tantissime città italiane. La giovane ambientalista era invece alla testa del corteo a Montreal, dove i leader del trasporto aereo delle Nazioni Unite si sono radunati per discutere degli obiettivi sulle emissioni. Ad aprire la strada al secondo venerdì di #WeekForFuture è stata la Nuova Zelanda, dove si è tenuto oggi uno dei più grandi cortei di sempre. Infatti gli organizzatori dello sciopero hanno dovuto cambiare in corsa i piani di sicurezza per far fronte alla folla che cresceva costantemente. Si stima che alle proteste abbiano partecipato 170mila persone, cioè il 3,5 per cento della popolazione. Lo ha evidenziato la stessa Greta Thunberg in un tweet. (agg. di Silvana Palazzo)



FRIDAYS FOR FUTURE, UN MILIONE DI PARTECIPANTI

A quanto pare sarebbero state superate le aspettative in termini di numeri relativamente ai partecipanti al maxi sciopero mondiale per il clima. Da Nord a Sud, i ragazzi di Fridays for future sono stati numerosi. Secondo quanto rivela Il Fatto Quotidiano online, solo a Milano si contano 150mila presenze (inizialmente si sperava almeno di raggiungere le 50mila, superando ampiamente i numeri dello scorso anno). Gli organizzatori parlano invece di 200mila partecipanti a Roma, tra studenti, genitori e professori che hanno deciso di aderire nell’ultimo giorno che va a chiudere la Week fort Future. Ed ancora, 10mila presenze a Genova e 80mila a Napoli dove il corteo era lungo un chilometro e mezzo. Numeri soddisfacenti anche al Sud, come Palermo e Bari dove sono state registrate 10mila presenze in ciascuna città. Sono state in tutto 160 le città italiane che hanno aderito sull’onda del movimento ispirato da Greta Thunberg chiedendo a gran voce un intervento celere della politica per salvare il pianeta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CONTE: “MASSIMO IMPEGNO”

Continuano le manifestazioni in tutta Italia per lo sciopero per il clima indetto oggi, venerdì 27 settembre 2019. Fridays for future ha raccolto grande seguito in tutto il mondo e anche il premier Giuseppe Conte ha detto la sua sulla partecipazione di massa da Torino a Roma, passando per Milano e Napoli: «Sono straordinarie le immagini delle piazze di #fridaysforfuture, con così tanti giovani che partecipano con tale passione. Da parte mia e del Governo c’è il massimo impegno a tradurre questa richiesta di cambiamento in soluzioni concrete. Abbiamo tutti una grande responsabilità». Non sono mancate le polemiche, ma Roberto Saviano prende una posizione netta ed elogia i manifestanti: «Perché Greta e i #FridaysForFuture vengono accolti con sufficienza? Come si fa a non ringraziarli per aver frantumato il muro di inconsapevolezza? Chi manifesta è giovane e non ancora annegato nel cinismo che rende infelici le vite di un Occidente sempre più vecchio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SCIOPERO PER IL CLIMA, FELTRI: “MANIFESTANTI SONO CRETINI”

Anche Vittorio Feltri, direttore di Libero, si scaglia contro “Fridays For Future”, lo sciopero scolastico per il clima. «Qui non è una questione di cuore, è il cervello che manca», ha attaccato a L’aria che tira su La7. In effetti i toni usati da Feltri si sono rivelati subito pesanti, soprattutto nei confronti di Greta Thunberg. «Le masse popolari hanno sempre seguito volentieri dei pazzi, meglio se criminali, come Hitler e Stalin, adesso non mi stupisco che si vada dietro a una ragazza goffa». La conduttrice, Myrta Merlino, stupita dalle dichiarazioni ha subito chiesto: «Ma vuoi paragonarla a Hitler e Stalin?». La domanda non è piaciuta a Feltri che ha subito replicato stizzito: «Sto facendo un ragionamento, se non vi piace me ne vado nel mio ufficio e voi andate avanti». Allora ha proseguito il discorso: «Vanno appresso ad una ragazzetta goffa, ignorante come una capretta, non ha studiato nulla. Questi cretini vanno in piazza senza sapere per cosa manifestano. Ho dei conati di vomito». (agg. di Silvana Palazzo)

FILOSOFO CACCIARI CONTRO FRIDAYS FOR FUTURE

Si schiera controcorrente il filosofo Massimo Cacciari. Intervistato dai microfoni del Corriere della Sera parlando del Fridays for future, lo sciopero per il clima in programma oggi, ha confessato: “Se continuiamo ad affrontare i problemi alla Greta siamo fritti. Siamo all’ideologia dell’incompetenza”. Cacciari, noto opinionista televisivo, ha commentato anche la decisione del ministro dell’istruzione, Fioramonti di giustificare gli studenti che scenderanno in piazza quest’oggi: “Mica il ministro può giustificare i ragazzi – si chiede – o è diventato un suo potere?”. Secondo il filosofo quella delle prossime ore “sarà una manifestazione autorizzata. Come il ‘Giorno della memoria’. Solo che è di un’assurdità pazzesca”. Massimo Cacciari afferma che i problemi non vanno affrontati in “termini ideologico-sentimental-patetico ma in termini scientifici”. Le ore che gli studenti dedicheranno a questa manifestazione, sarebbe meglio utilizzarle, secondo l’ex sindaco di Venezia “per fare seminari autogestiti ai quali far partecipare lo scienziato che racconta come va il clima”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANCHE BEPPE SALA ALLO SCIOPERO CLIMA 27 SETTEMBRE

Dovrebbe presenziare anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, allo sciopero per il clima in programma quest’oggi in tutto il mondo, Italia compresa. Ad ammetterlo è stato lo stesso primo cittadino meneghino, che intervistato sulla questione ambientale da parte dei microfoni del quotidiano Repubblica, ha spiegato: “Alla manifestazione per lo sciopero del clima un passaggio vorrei farlo perché al tema ci credo”. Sala confessa che è necessario fare qualcosa di concreto per salvaguardare il pianeta: “vanno bene le marce – ammette – ma occorre avviare un dialogo con i ragazzi che sfilano”. Secondo il sindaco del capoluogo lombardo sarà necessario dialogare con gli studenti e i ragazzi in due diverse fasi. In una prima fase “dobbiamo invitare una loro delegazione ad ascoltare ciò che noi pensiamo di fare per la città”, mentre nella fase numero due “invitiamo loro in consiglio comunale e siamo noi – i politici – ad ascoltare i giovani di Fff. Ne ho già parlato con il presidente del consiglio comunale, che s’è detto favorevole”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRIDAYS FOR FUTURE, IL CASO DELL’ORAZIO DI ROMA

Sta per prendere il via lo sciopero mondiale per il clima. Oggi, venerdì 27 settembre, andrà in scena il global strike: in 160 città italiane e in svariate nazioni del mondo, gli studenti, ma non solo, scenderanno in piazza per sollecitare l’opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico. Nel Belpaese si è molto discusso negli ultimi giorni del fatto che gli studenti che partecipassero al corteo odierno, venissero giustificati dai professori, come espressamente richiesto dal ministro dell’istruzione pubblica, Fioramonti. Numerosi gli istituti che hanno deciso di aderire all’iniziativa, a cominciare dal Liceo Classico di Roma ‘Orazio’, come fatto sapere dalla preside Maria Grazia Lancellotti, che ha dichiarato per per l’Istituto “lo stato di emergenza climatica ed ecologica”. Il liceo Orazio, viene specificato tramite una nota, si impegna a “ridurre, fino ad eliminare, i consumi di bottigliette di plastica, sostituendole con borracce e distributori d’acqua; promuovere e rispettare la raccolta differenziata, il riciclo e percorsi di divulgazione scientifica; incrementare l’uso di prodotti per le pulizie biodegradabili”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRIDAYS FOR FUTURE, PARLA IL MINISTRO COSTA

Il decreto legge sul clima arriverà in Consiglio dei ministri il prossimo 3 ottobre, il ministro Sergio Costa in prima linea per la salvaguardia dell’ambiente. A poche ore dallo sciopero per il clima di oggi, 27 settembre 2019, l’esponente M5s ha spiegato ai microfoni del Tg3: «Ho percezioni positive: ho visto grande partecipazioni da parte dei giovani, mi è piaciuto molto che abbiano scosso i grandi della terra, come ha fatto Greta Thunberg», a proposito della conferenza mondiale sul Climate Change. Prosegue il ministro: «Una grande proposta dell’Italia è stata quella di scorporare dal debito gli impegni green: spendiamo delle risorse, i fondi ci sono ma non vincoliamo al sistema finanziario attuale. La situazione richiede soluzioni emergenziali: l’Italia e la Germania hanno fatto questa proposta, mi auguro che l’Unione Europea e altri Paesi la facciano propria. Una risposta che possa andare incontro a questo grido di dolore dei giovani è quella di cambiare il paradigma», sottolineando che non servirà «alcun sacrificio, ma delle scelte di campo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

SCIOPERO CLIMA, SINDACO FIRENZE CON MANIFESTANTI

Fridays for future, tutto pronto per lo sciopero di domani, 27 settembre 2019, per il clima. Previsti cortei e manifestazioni in tutta Italia, con migliaia di giovani pronti a scendere in piazza per cercare di lanciare un messaggio per la salvaguardia dell’ambiente. Ma scoppia il caso Firenze: il sindaco Dario Nardella ha annunciato di essere pronto a scendere al fianco dei manifestanti, ma per gli attivisti del FFF fiorentino non sono per nulla d’accordo. «Parole intollerabili» quelle del primo cittadino dem, affermano in un lungo messaggio pubblicato su Facebook: «La lotta per il clima è una lotta inclusiva, sistemica, generale, per tutte e tutti. Ma capirà anche lei che la partecipazione allo sciopero di chi da anni porta avanti un modello basato sullo sfruttamento (della natura e delle persone), sui ricatti delle grandi aziende e sulla sottrazione delle risorse ai territori, è sia ipocrita che alquanto fuoriluogo», evidenziando che le misure adottate fino adesso sono state insufficienti. Da qui, il no alle passerelle mediatiche. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

SCIOPERO 27 SETTEMBRE, FRIDAYS FOR FUTURE: IN 50 MILA A MILANO

A Milano l’obiettivo in occasione dello sciopero globale per il clima di domani 27 settembre è quello di giungere ad almeno 50mila presenze. Le regole sono chiare: niente fumogeni né bandiere o sigle di partito e carta riciclata per i manifestanti. La manifestazione avrà come protagonisti indiscussi proprio i più giovani che chiedono con forza giustizia climatica e sociale. Come spiega Repubblica.it, il punto di ritrovo domani mattina alle 9 sarà in largo Cairoli, con partenza alle ore 9.30. Il corteo vedrà come prima tappa piazza Baiamonti dove sarà piantato un albero in un’area verde. Seconda tappa in via Manin davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate. “Là davanti chiederemo che la riconversione ecologica venga fatta secondo giustizia, bisogna eliminare le defiscalizzazioni che ci sono ancora oggi sull’uso di energie fossili”, spiegano i manifestanti. Quindi culminerà in piazza Duomo dove i ragazzi contano di raggiungere l’obiettivo prefissato in questa importante terza edizione. La precedente vide la presenza in piazza di 30mila partecipanti. Dopo il discorso di Greta Thunberg però, è possibile che il numero possa quasi raddoppiare. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

150 CITTÀ, ATTESI A MIGLIAIA

E’ tutto pronto per la manifestazione/sciopero sul clima di domani 27 settembre. In ben 150 città italiani torna il “Friday for future”, evento creato dalla 16enne attivista Greta Thunberg, che si è diffuso a macchia d’olio anche in Italia, e che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto importante come quello del cambiamento climatico. Uno sciopero che ha già creato qualche polemica, soprattutto dopo la circolare del ministro dell’istruzione Fioramonti, sul fatto che i ragazzi che sciopereranno dovranno essere giustificati dalla scuola. Qualche dirigente scolastico aveva accolto in maniere benevola la direttiva, mentre altri avevano alzato la voce: “Come facciamo a sapere – le parole del presidente dell’associazione presidi Antonello Giannelli – perché un ragazzo non si presenta a scuola? E’ complicato stabilire se l’assenza è dovuta alla partecipazione a questo movimento ecologista oppure no…”.

MANIFESTAZIONE 27 SETTEMBRE 2019, SCIOPERO PER IL CLIMA

Fioramonti ha fatto chiarezza, spiegando che semplicemente gli studenti potranno scrivere sul libretto delle assenze la verità, ovvero, di essere andati ad una manifestazione: “La scuola – ha specificato il titolare del Miur – può decidere di accettarlo senza indicare motivi famigliari o altre scuse. Tra l’altro molti dirigenti scolastici, consigli e collegi dei docenti avevano, già prima della mia iniziativa, comunicato al ministero che avrebbero accettato la giustificazione per la partecipazione alla manifestazione”. Come detto sopra, saranno ben 150 le città interessate, da Bolzano a Ragusa, e i promotori della manifestazione parlano di evento storico: “Un evento per studenti e professori, un evento per famiglie, un evento pacifico e non violento. Saremo tutti uniti per il clima”. La manifestazione più grande si terrà a Roma, ma sono attesi cortei imponenti anche a Milano (si parla di 50mila persone), Napoli, Torino, Palermo, Firenze e Bologna. Allo sciopero parteciperà anche l’università di Genova, prima in Italia, con il rettore dell’ateneo ligure che firmerà una lettera di intenti davanti al corteo della manifestazione, come simbolo dell’impegno dell’istituto verso i giovani e il loro futuro.